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After Earth

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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La recensione su After Earth

di GIANNISV66
5 stelle

A M. Night Shyamalan non manca il mestiere. E' un regista abilissimo a creare atmosfere di tensione, eccellente nel dosare i tempi giusti per tenere in costante apprensione lo spettatore. Quando poi tale abilità è accompagnata da una sceneggiatura all'altezza, allora il suo cinema decolla.

Ed ecco il punto, se al buon Shyamalan non manca il mestiere (e non è mancato neanche stavolta), in questo After Earth quello che manca sono le idee e la storia.

Il film, intendiamoci, si lascia vedere regalando buoni momenti di tensione e risultando godibile, eppure non si può fare a meno di notare come la visione lasci una sensazione di già visto.

La razza umana è costretta a fuggire dal proprio pianeta a causa dei disastri ambientali da lei stessa procurati, e quando pare aver trovato una nuova casa sul pianeta Nova Prime ecco che una minaccia aliena, sotto forma di mostruose creature aracnoidi progettate per la distruzione dell'uomo, le impone, per salvaguardare la propria sopravvivenza, di modellare la propria società su un'impronta militarista.

Tutto ciò non può fare a meno di ricordare, quanto meno all'appassionato di fantascienza, Fanteria dello Spazio, il discusso (e, a parere di chi scrive, mediocre) film di Paul Verhoeven tratto dall'ancor più discusso romanzo di Robert A. Heinlein.

Quanto sopra è comunque solo l'antefatto, la vicenda si impernia sul rapporto tra padre e figlio, il primo eroe della guerra contro gli alieni (o meglio i loro mostri, perché della razza che vuole distruggere gli umani nulla si sa) e il secondo cadetto con l'ambizione (e il conseguente peso psicologico) di essere all'altezza della ambizioni del genitore.

A metterli a prova sarà un fortuito naufragio proprio su quella Terra in cui la natura, dopo secoli di abbandono da parte dell'umanità, è tornata a dominare con tutta la potenza possibile, creando un ambiente ostile ai vecchi padroni di casa (evidentemente non molto amati......e diamogli torto!).

 

La sensazione che traspare è che tutta la faccenda sia stata messa su da una mente esterna (ovvero tutta il gruppo Will Smith e famiglia) e che Shyamalan ci abbia messo di suo solo, come affermato in apertura, la sua abilità di regista (oltre a tentare almeno in parte di riscrivere una sceneggiatura che, ribadisco, rappresenta il vero punto debole di tutta la costruzione).

Proprio da Will Smith arrivano le note dolenti: abbandonata quell'ironia grazie alla quale aveva costruito i propri ruoli migliori, qui si spende per dare vita alla figura di un padre “militare tutto d'un pezzo” che probabilmente vorrebbe essere epica e invece è solo ridicola.

Smith smette insomma di fare se stesso e decide di calarsi in un ruolo che sarebbe stato più calzante a Nicholas Cage.

Dopo averlo visto in questo film credo che chi lo aveva stroncato per Indipendence Day, dove invece era stato decisamente più bravo proprio per la dose di simpatia che aveva saputo dare al suo personaggio, dovrà tornare sulle proprie posizioni.

Il figlio Jaden tutto sommato se la cava con dignità ma non è stato certo scelto per meriti espressivi o qualità recitative superiori alla media, e sul punto direi che non c'è alcun dubbio.

La valutazione finale è di una sufficienza peraltro abbastanza risicata e dovuta, principalmente, al fatto che questo After Earth riesce a regalare un paio di ore (scarse) di buon intrattenimento fantascientifico (a patto di non andare troppo per il sottile) e a una conclusione in cui, lasciatemelo dire, finalmente riesce ad emergere un po' di quell'ironia per tutto il resto preclusa.

 

 

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Ultimi commenti

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  2. LIBERTADIPAROLA75
    di LIBERTADIPAROLA75

    M. Night Shyamalan ha diretto uno dei miei film preferiti (THE VILLAGE, che forse ha il finale più bello della Storia del Cinema), peccato che con SIGNS e LADY IN THE WATER l'ho inserito nel (s)prestigioso Club dei Registi Oscilloscopi (del quale celebri tesserati sono Tarantino, Vanzina, Cameron, Argento, Allen, etc...). L'ULTIMO DOMINATORE DELL'ARIA non l'ho visto ma sento dire che sia inguardabile, comunque questo AFTER EARTH mi incuriosisce...Ciao a tutti!!!

  3. GIANNISV66
    di GIANNISV66

    Sarò sempre grato a Shyamalan di avermi regalato The Village, uno dei film più belli e densi di significato che abbiano mai colpito il mio immaginario di cinefilo. Tuttavia condivido quanto espresso nei commenti qui sopra e cioé che questo regista, per quanto abbia dimostrato di avere notevoli capacità, non resca ad avere una carriera lineare alternando buoni titoli (per non dire ottimi) avere e proprie medicrità. Il punto più basso l'ha toccato con L'Ultimo Dominatore dell'Aria (inguardabile, lo definisco anche io così), ma abbastanza deludenti anche E Venne il Giorno e Lady in the Water (quest'ultimo con una idea originale alla base ma uno sviluppo troppo lento e macchinoso), e pure Signs non mi ha del tutto convinto. Questo After Earth, così denso di luoghi comuni, paradossalmente ribadisce le sue capacità di regista: se questo film si salva è grazie soprattutto al lavoro di Shyamalan (e stamattina ho avuto il piacere di leggere su Film TV una recensione che ribadeva questo concetto.....evidentemente non sono il solo ad avere avuto questa sensazione). Un saluto a tutti.

  4. Roger Tornhill
    di Roger Tornhill

    Ciao Gianni, beh io che sai bene son tra quelli che stroncarono, anzi odiarono Independence Day (all'epoca lo definii il più brutto film mai visto al cinema), penso proprio mi perderò questo After Earth, tanto più che come già appariva dalla storia che racconta e come confermi tu, nulla di nuovo sotto il sole. Shyamalan è regista altalenante come detto, ma molto apprezzato e da lui ci si aspettano ben altre prove, visto che ha le giuste potenzialità per realizzarle. Vedo che tu e Matteo (mck) discordate su Lady in The Water e E Venne il Giorno, film che personalmente non ho visto e su cui quindi non posso esprimermi, ma che so essere abbastanza discordanti presso il pubblico e questa ne è la riprova. Provaci ancora M. Ciao! ;-)

  5. GIANNISV66
    di GIANNISV66

    Su Indipendence Day, film che alla sua uscita fece inorridire un bel pò di cinefili, ci sarebbe da aprire una discussione. Credo che ben pochi ne abbiano colto la forte ironia e il lato quasi parodistico, cose che me lo fecero piacere quando lo vidi al cinema (pur riconoscendogli molti limiti e non considerandolo certo un film imperdibile. E lo stesso Emmerich ha dimostrato di saper fare molto meglio, ho dichiarato più volte la mia passione per L'Alba del Giorno Dopo fino a scriverne una recensione ultrapositiva). Will Smith fu - a mio avviso - in quell'occasione bravo a calarsi nel personaggio in maniera assai ironica (chiedo scusa per l'uso spropositato dell'aggettivo "ironico", ma è quello più calzante) così come l'altro protagonista Jeff Goldblum. In questo After Earth, all'opposto, Smith si prende troppo sul serio; qui sì che ci troviamo di fronte a una retorica eccessiva e di conseguenza in bilico sull'orlo del ridicolo (che nel film viene superato in più di una occasione).

    Su Shyamalan: ribadendo che 1) The Village e Il Sesto Senso sono due capolavori (nei commenti che ho lasciato a un un paio di playlist dedicate ai migliori film rispettivamente del decennio dei '90 e degli '00 sono finiti entrami nella lista dei miei migliori dieci) 2) che Unbreakable - Il Predestinato è un buonissimo film (ma inferiore agli altri due) e che 3) L'Ultimo Dominotore dell'Aria è talmente brutto che non si riesce a guardare, il discorso è un pò più complesso per gli altri tre, tutti con idee interessanti ma tutti (almeno per il sottoscritto) con qualcosa che non girava per il verso giusto.

    Ma mi fermo qui se no il discorso diventa troppo lungo. Un saluto @roger, e grazie per il tuo intervento.

  6. Roger Tornhill
    di Roger Tornhill

    Bah, non condivido assolutamente circa l'ironia di Independence Day... Sarò magari io non capace più di coglierla? E dire che l'apprezzo molto e son certo che se l'avessi visto sotto questa chiave di lettura allora penso avrei pure promosso il film, ma qui più che d'ironia parlerei senz'altro di retorica patriottistica bella e buona, atta solo a promuovere il machismo bellico americano. Non ci ho visto proprio nessuna ironia in tutto ciò, piuttosto una becera esaltazione di (pseudo) valori guerrafondai in cui gli americani primeggiano. Per capire cosa intendo per ironia rivedersi l'altro lato della medaglia di Independence Day, cioè quel gran film di Tim Burton chiamato Mars Attacks! Pure lì ci sono gli stessi stereotipati princìpi americani di esaltazione della potenza militare etc. ma guarda come se ne fanno beffe gli alieni e come li riducono facendogli fare la ridicola fine che meritano... No, per me il film di Emmerich più che ironico continua a restare una colossale cagata, persino più grande delle astronavi che offuscano il cielo quando appaiono sullo schermo. L'ironia che usò Mel Brooks (quella si) nel parodiare Star Wars facendo pure lui apparire una (quasi) infinita astronave all'inizio di Balle Spaziali era tutta un'altra cosa e l'aveva già fatto un bel po' d'anni prima del teutonico regista che, si sarà capito, non è proprio nelle mie corde. Ciao!

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