Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Quando la mano di un regista arriva a riconoscersi, allora vuo dire che la proprietà del mezzo cinematografico è arrivata ad una consapevolezza tale da diventare stile. Greengrass è il cinema d'azione oggi come pochi altri. Dove Michael Mann è sguardo d'insieme, gioco di spazi, luci, girandola e balletto di personaggi, oltre a un goccio di epica contemporanea, il regista britannico è invece parte integrante dell'azione, c'è dentro, ne è intriso fino al collo, come una sorta di giornalista perennemente sulla linea del fronte. E' uomo puntiglioso, fedele ai suoi protagonisti e attento al verosimile, creando una naturale tensione nella visione delle sue storie attraverso il credo assoluto della camera a mano. Se aggiungiamo un ottimo script, un sempre eccellente Tom Hanks (davvero ancora una volta onore al merito), un manipolo di credibilissimi comprimari, una serie di eventi attuali e avvincenti, il tutto condito da un ritmo incalzante, allora il goco è fatto. Due ore abbondanti letteralmente incollati al grande schermo, tra le immensità dell'oceano e gli angusti spazi di sale comando, sale macchine, scialuppe di salvataggio. Gole arse, sudore, salsedine, soldi e armi, e vite in pericolo per un gioco a scacchi tra lupi di mare.
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