Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Teso, incalzante, emozionante: ecco in tre aggettivi caratterizzato il ritorno, finalmente in grande, dopo qualche film sbagliato o inutile, del grande attote Tom Hanks: un'opera che, per risultare così ruscita, ha bisogno tuttavia non solo di una grande interpretazione, ma pure di un signor regista, magari abile nel dirigere, con realismo e senso del ritmo, un film drammatico su un fenomeno difficile da governare e debellare come quello della pirateria nei mari che cingono le coste occidentali dell'Africa. L'odissea in mare aperto del capitano Phillips, che si sacrifica a salvaguardia del suo equipaggio dandosi in ostaggio ai pirati che hanno assaltato la nave prprio menrelasituazion sembrerebbe tornata alla normalità, diviene un vero e proprio calvario personale, una passione, una lotta strenua per la sopravvivenza di un uomo contro un sistema storsivo che nn rte certo da quattro poveri disperati pescatori ridotti alla fame . Eliminando completamente ogni tono falsamente eroico o fastidiosamente ed inutilmente patriottico (che avrebbe caratterizzato facilmente un film con protagonista Stallone, magari nei fine anni '80) l'ottimo Greengrass sceglie, come è già stato suo costume nei riuscitissimi Bloody Sunday e United 93, il realismo e l'umanità dei personaggi come arma vincente per riuscire a rendere adrenalinico e shoccante ogni frammento della concitata vicenda che sta alla base dell'assalto. Un'umanità che emerge prepotente anche dagli sguardi attoniti e disperati dei pirati, pescatori di navi ed equipaggi più che di pesci, parti anche loro (come del resto noi "occidentali", seppur in modo e stili dfferenti) di un sistema complesso e contorto che li costringe a massimizzare il profitto della loro "pesca", rifiutando ad esempio con malcelato malincuore i trenta mila dollari che il capitano aveva loro offerto, cedendogli pure una scialuppa per far rientro nelle natie terre assolate. Un gran film, un gradito ritorno in forma smagliante da perfetto protagonista assoluto per uno dei più grandi attori in circolazione, e la conferma di uno stile molto personale che sa coniugare al meglio azione e realismo quasi documentaristico per l'ottimo Greengrass, regista da cui ci aspettiamo ora, dopo qualche Jason Bourne di troppo, solo grandi prove all'altezza di quest'ultima.
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