Regia di Gianni Proia vedi scheda film
L'umanità ha deciso di lanciare nello spazio un documento informatizzato che racchiuda la sua storia sulla Terra a tutto beneficio degli alieni che un giorno potrebbero recuperarlo: una specie di messaggio nella bottiglia per naufraghi cosmici. In questo documento ci sono tutte le bassezze e le nefandezze, lo squallore e la miseria del genere umano, dalle sigarette vaginali (!) al masochismo spettacolarizzato, dall'orchestra nudista alla banca del seme congelato di uomini geniali per popolare in futuro il pianeta di esseri umani cerebralmente superdotati.
Un mondo movie molto blando, composto in realtà principalmente da scene a soggetto appositamente girate per la pellicola, in maniera neppure troppo mascherata: Siamo fatti così... aiuto è l'ultimo titolo del genere licenziato da Gianni Proia, che esordì nel cinema un paio di decenni prima con Il mondo di notte n° 2 (1961), ed è presumibilmente il più scopertamente comico della sua filmografia. Proia scrive anche il copione del lavoro, alternando scenette di qualche minuto di durata a sketch brevissimi, con trovate assurde che si accavallano tra loro e un alto tasso di morbosità (svariati i nudi, il linguaggio è piuttosto esplicito in campo sessuale, si segnala una fissa per la masturbazione) a tutti gli effetti semplicemente demenziale, né sessista né seriamente reazionaria come è usuale per questo tipo di film. La morale qui non c'è, la decadenza del genere umano è dipinta con colori vivaci e in maniera talmente ridicola da lasciar intuire che i primi a riderci su siano stati proprio il regista e i suoi interpreti e collaboratori. Nel cast compare anche Sandro Ghiani; titolo alternativo: Il mondo di notte n° 4. 2/10.
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