Regia di Francesca Staasch vedi scheda film
Il nulla, il vuoto è l'unico protagonista. Le esistenze che si incontrano in questo squallido motel con la piscina verde sono avvolte da una solitudine difficilmente colmabile, ciascuno è sprofondato nel proprio abisso.
Dialogo tra solitudini
Atemporalità, depressione e vuoto: sono gli ingredienti di questa placida pellicola che non sprigiona, forse, alcuna emozione nello spettatore, ma regala la rarefazione del senso che è centrale nella nostra contemporaneità.
L'incomunicabilità tra gli atipici frequentatori del motel viene aggirata solo attraverso atti di violenza o di sesso. Spezzano questa norma solo Lupo e Candy, o almeno così vorrebbero...
Balti è il protagonista e dovrebbe essere il filo conduttore del film, ma la sua fiacchezza non gli consente neppure questo, eppure è l'unico che conserva un filo razionalità (e bontà) ove i personaggi sfilano solitari come equilibristi precari fra dolore e follia.
"Un film sull'essere persi" mi suggerisce la regista
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta