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12 anni schiavo

Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film

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La recensione su 12 anni schiavo

di steno79
8 stelle

Anche se non arriva alla genialità del suo esordio con "Hunger", che a mio parere resta un capolavoro del cinema contemporaneo,  Steve McQueen in trasferta hollywoodiana se la cava onorevolmente rievocando le vergogne dello schiavismo, uno dei più grossi scheletri nell'armadio della democrazia americana. "12 Anni schiavo" è la vera storia di Solomon Northup, tratta dal suo libro autobiografico, ed è una requisitoria svolta con serietà e passione, non inferiore a quanto ci hanno dato Spielberg in "Lincoln " e Tarantino in "Django unchained", che avevano approcciato l'argomento da differenti angolazioni. Forse si può in parte rimpiangere l'originalità e l'arditezza delle soluzioni linguistiche di "Hunger ", esemplificate soprattutto dallo straordinario piano-sequenza centrale di 17 minuti in cui Bobby Sands discute della liceità del martirio, mentre qui la storia è raccontata in maniera molto più tradizionale, ma il regista riesce ugualmente a catturare l'attenzione e la partecipazione dello spettatore con una messa in scena di forte fisicità, immagini a tratti brutali e disturbanti ma mai gratuite. Il rischio del deja-vu è stato aggirato con intelligenza da McQueen che riesce a far vibrare l'odissea di Solomon di uno strazio che non manca di agganci con l'attualità e che si tiene lontano sia dall'esercizio di stile che dal compitino diligente in stile fiction tv in cui cadono altri suoi colleghi meno preparati. Certo non tutto è perfetto, c'è qualche lieve cedimento retorico come nella scena finale un po troppo debitrice delle convenzioni di Hollywood,  ma anche molte altre sequenze girate con realismo scabro, concisa drammaturgia e intelligente resa figurativa. E il cast è diretto molto bene,  a partire da un Chiwetel Ejiofor di grande spessore nel ruolo di Solomon, un Michael Fassbender che riesce a non strafare nel ruolo dell'odioso schiavista e si conferma presenza insostituibile del cinema di McQueen,  fino ai caratteristi fra cui spicca Lupita Nyongo nel ruolo della schiava Patsey, premiata con un meritato Oscar. Un dramma al di sopra della media del genere,  intenso, quasi sempre asciutto con qualche piccola sbandata,  che può essere un valido complemento ad una seria trattazione dell'argomento della schiavitù dei neri. 

 

Voto 8/10

 

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