Regia di Pier Francesco Pingitore vedi scheda film
Il solito prodottino tv - sponda Mediaset, chiaramente - licenziato con la mano sinistra da Pier Francesco Pingitore, dozzinale regista (e qui anche sceneggiatore) del gruppo del Bagaglino. Il dubbio che possa essere la mano destra, quella che Pingitore adopera, è forte: ma pazienza, in fondo cosa si può chiedere di più a questo lavor(a/u)ccio in due puntate che sfoggia il solito cast del salone Margherita alle prese con una decina di novelle boccaccesche? Anzi, cosa si può chiedere e basta, a questo scalcinato manipolo di mediocri soubrette e attorucoli mancati capitanati dal pur bravo (ma colpevole di aver portato avanti una carriera molto al di sotto delle sue possibilità) Pippo Franco? La risposta, se qualcuno davvero riesce a porsi la domanda, è niente. Niente, che è poi il risultato definitivo di tutta l'operazione: niente fantasia, niente regia, niente scenografie, niente recitazione, niente dialoghi, tutto banale e raffazzonato all'ennesima potenza, con una sola decina minuti salvabili, cioè quelli in cui compare Giorgio Albertazzi nei panni di uno sfortunato Casanova. L'idea di riproporre per l'ennesima volta sullo schermo il canovaccio del Decameron è francamente poco entusiasmante; già meglio quella di narrare in dieci racconti dieci epoche diverse della storia italiana (l'ambientazione delle novelle è sempre all'interno o nei dintorni della villa in cui vengono raccontate): ma è inutile soffermarsi sui contenuti politici, psicologici, sociali di tali storielle, poichè proprio non ve ne sono. Nel cast i nomi maggiori sono quelli di - oltre ai citati Pippo Franco e Giorgio Albertazzi - Eva Grimaldi, Anna Falchi, Maurizio Mattioli; 'si immagini il resto', verrebbe da dire: e invece no, ve lo si dice, eccome. Ci sono anche: Martufello, Milena Miconi, Lorenza Mario, Angela Melillo, Nadia Rinaldi e dulcis in fundo (per una volta non in termini sarcastici), in una particina ancor più ridotta di quella di Albertazzi, Leo Gullotta. Episodio da dimenticare perfino all'interno della sciagurata filmografia pingitoriana. 1/10.
Una nube tossica è in arrivo: dieci persone si rinchiudono in una villa di campagna e cominciano a leggere novelle boccaccesche.
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