Regia di Joel Anderson vedi scheda film
Siamo nel dicembre del 2005, a Ararat, piccola cittadina vittoriana nei dintorni di Melbourne, Australia, un'adolescente, Alice Palmer (not Laura), annega presso una diga. Questo drammatico evento innescherà una serie di oscure presenze nella casa dei Palmer. Joel Anderson, all'esordio, ricostruisce la storia in un perfetto, davvero sublime, "mockumentary", ovvero un falso documentario, che con grande perizia, ottima fotografia, utilizzo di vecchi filmini famigliari e del "found footage", vecchio espediente che ha i suoi albori nel fantastico "The Blair Witch Project", riesce a creare un'ottima atmosfera, a incuriosire e aiuta a calarsi perfettamente negli eventi, esattamente come fossero reali. Questa storia di spettri, fra l'altro, ha poi uno svolgimento quasi da film giallo, quando lentamente si scoprono nuovi segreti sulla vita di Alice e sul suo mondo. Un horror che così spaventoso, in fondo, non è, se non a livello psicologico, ma un film decisamente sopra la media e uno dei migliori lavori nel suo genere. Invisibile in Italia, e questo basta e avanza per determinarne la bontà. Dalle nostre parti, in questo campo, arrivano solo filmacci americani di quarta categoria. Viva gli aussie!
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