Regia di Danièle Thompson vedi scheda film
Kad Merad, commerciante di preziosi che ostenta rispetto religioso ma pensa soprattutto al suo yacht a Saint Tropez, ha un fratello, Eric Elmosnino, suo esatto opposto. Uomo morigerato rispettoso dei precetti del Talmud, quest’ultimo sopporta l’altro solo per consuetudine familiare. Ma il giorno del matrimonio della figlia del primo coincide anche con la morte della moglie del secondo, e così tra matrimonio e funerale gli equilibri si spezzano, salvo poi ricompattarsi nello stucchevole lieto fine familista. Regista molto popolare in Francia, Danièle Thompson con i precedenti titoli (in Italia è uscito Un po’ per caso, un po’ per desiderio con Laura Morante nel 2006) si è dedicata a opere corali su sfondo altoborghese ma qui il meccanismo incespica tra personaggi scritti in modo prevedibile. A partire dalla trita contrapposizione tra un fratello “buono” e uno “cattivo”, almeno all’apparenza, in contesto opulento che si presume di deridere, nei confronti del quale permane invece una certa compiacenza. Il film voleva essere una semplice commedia leggera affidata a un notevole cast (Monica Bellucci nella versione originale dice parolacce e preghiere in italiano!) ma non riesce a evitare una leggerezza dell’essere insostenibile. A sorpresa flop in patria e terzo fiasco consecutivo per Kad Merad dopo Superstar e F.B.I. Urge correre ai ripari.
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