Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Pur a fronte di regia, musiche e fotografia degne di nota, il film è noioso e pretenzioso perdendosi nei dilemmi delle nostre duplici identità.
Questo Enemy del talentuoso regista canadese è un film insopportabile. Intendiamoci, parliamo pur sempre di una pellicola di livello che gioca sui dilemmi del proprio io, della nostra duplice identità; il regista mette in scena una rappresentazione angosciante dove il confine fra reale e irreale si frantuma di fronte alla paranoia e al senso di colpa. Le interpretazioni possono essere molte, emergono anche simboli un po’ inspiegabili. Come dicevo però il tutto risulta insopportabile, c’è si apprensione ma non si capisce per cosa, le musiche e la fotografia sono straordinarie quasi a voler sostenere una trama che non c’è, alla fine ne esce un film assai poco godibile, molto noioso e insopportabilmente pretenzioso.
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