Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Film particolare, non mi vergogno a dire che il finale mi aveva lasciato con l'amaro in bocca ma una volta compreso il "trucco", non si può che applaudire al giocoliere. Grandissimo Gyllenhaal, coadiuvato da una sempre deliziosa Mélanie Laurent. Ritmo non sempre alto, atmosfere cupe ma il risultato complessivo è buono.
Un uomo trova un suo sosia tra le comparse di alcune pellicole, la somiglianza però è così marcata da inquietarlo e così decide di indagare per trovare il suo simile. L'incontro tra i due rivelerà che le somiglianze vanno ben oltre la superficie, creando una situazione paradossale, tutto prenderà una piega ancor più sconvolgente quando l'attore obbligherà il suo alter ego a sostituirsi a lui, col pretesto che l'altro abbia avuto rapporti con la moglie. Tutto apparirà spiazzante e le varie ipotesi che fioccheranno nella mente dello spettatore non troveranno alcuna risposta plausibile, che possa collimare con gli strani eventi. Il finale, grottesco, dovrebbe riportare ogni casella al suo posto in qualche modo ma resta un vago senso di incompletezza. Pellicola a tratti claustrofobica, dominata dalla bravura di Jake Gyllenhaal e ispirata da un romanzo del Nobel Saramago. Ad una lettura più attenta, la spiegazione di tutto c'è ma occorre scomodare l'opera letteraria e accettare la finzione scenica come parte del tutto.
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