Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
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Si riesce a seguire la trma all'8o%. Ma il fotogramma finale distrugge tutte le certezze costruite durante tutto il film. Per me vale solo la sufficienza. voto 6
commento di filmistaNon capivo nulla, mi annoiavo. Stoppato. Voto: 4 (quattro).
commento di Roberto MorottiD'accordissimo con le Recensioni degli Utenti "Gherrit" e "Isiraider67" che,seppure in modo conciso ma molto giusto in fatto di sensazioni dalla visione di questo Film,risultano in linea con il mio pensiero in quanto per tutto il tempo ci si aggroviglia nel capire qualcosa e alla fine diventa il tutto soporifero.voto.2.
commento di chribio1basta, basta, basta con questi criptici intellettualismi che mascherano l'assenza di buone idee. propongo di rinominare il titolo: non enemy, ma enema, in onore di quello che provoca nel povero spettatore che non vuole fingersi intelligente.
commento di gherritDei pregevoli Prisoners e Sicario,qui c'è solo,in forma più incomprensibile ed onirica,la tensione.Il resto,forse per "colpa" del libro da cui è tratto,è probabilmente più noioso che fantasioso . Giudizio critico: Corazzata Potemkin
commento di Isiraider67Non ho capito nulla.... tranne la donna ragno che da bionda era assai meglio. 4
commento di BradyPur a fronte di regia, musiche e fotografia degne di nota, il film è noioso e pretenzioso perdendosi nei dilemmi delle nostre duplici identità.
leggi la recensione completa di siro17Film assurdo, recensioni deliranti, atmosfere artificialmente pompate di un thrilling inesistente. Sconsigliata la visione a chi non ha voglia di decifrare un film volutamente indecifrabile.
commento di Cappa66Ottimo regista, attore che adoro, film lentissimo: per me sarebbe la perfezione! Ma se devo leggere almeno 10 recensioni positive per capirci (forse) qualcosa, il gioco non vale più la candela. Peccato, occasione persa, fortunatamente non dura moltissimo e la delusione si fa meno cocente.
commento di PsychomammaUn thriller psicologico che sviscera il subconscio di un uomo che si scontra col suo Doppelgänger sulla gestione della sua vita e del ruolo della donna in essa. Un'enigmatica odissea carica di simbolismi e di cocenti verità recondite dell'essere umano. La fotografia vi lascerà a bocca aperta.
commento di CineNihilistIl doppio come proiezione di un'identità in frantumi. Un Io che reifica un alter ego all'apparenza identico a se stesso per fare i conti con il proprio subconscio. Ma la catarsi non arriva, è solo specchio di ulteriori mostruose inquetudini. Forse niente di tutto questo... solo il caos che regna nel suo ordine imperscrutabile. Voto: 7 indecifrabile
commento di ProfessorAbronsiusInteressanti, intriganti, affascinanti, (non inquietanti) proiezioni del subconscio di desideri, fabbisogni ed ossessioni, più o meno secondo le regole illogiche di 'Strade Perdute' e'Mullholland Drive'. Proiezioni scevre, tuttavia, di qualsivoglia onirismo ed estetica visionaria. Film alido ed algido. Villeneuve ci sa fare, certo, ma non è Lynch.
commento di DavideKingInk80Ermetica fascinazione con viraggio seppia e ambientazioni anni '70, spaesante nel costringere ad inseguire campi e controcampi. Da leggere con la parte destra del cervello a portata di mano. Criptico e disturbante. Voto 7.
commento di ezzo24Non lo so,sono confuso (come il film),sul tema del doppio ricordo un Cronenberg,ma era tutta un'altra cosa,qua alla fine ci sono piu' cose negative che positive.Non mi ha preso,peccato.
commento di ezioCinema dell'inquietudine e del disturbo. Per goderne in pieno bisogna cedere qualcosa... 8 DISTURBANTE
leggi la recensione completa di luca826La rete brutalista in cemento armato fatta di celle compartimentate in cui si muove l'eroe perso tra i vari s(1)é è un panopticon senza carcerieri né spettatori in cui la libertà si attorciglia su s(2)é stessa e non trova altra via di fuga che l'afferrarsi le filiere tra le fauci e iniziare da capo, lo specolo caliginoso del futuro tutto per s(3)é.
leggi la recensione completa di mckStrano ma bello. Voto 7.
commento di MagicTragicL’argomento principale, secondo le intenzioni del regista Denis Villeneuve, è innanzitutto l’esplorazione dell’identità e il rapporto con l’intimità, e per fare ciò (come diceva lui stesso) era necessario lavorare con pochissimi attori. Prova ne è l’aver composto il cast con solo quattro attori.
leggi la recensione completa di michemarUn film non perfetto che sfrutta il "non facile" ed efficace espediente di porre domande senza dare risposte nella maniera più semplice e per questo di minore impatto. Bravo il regista a non dilungarsi in una vicenda che poteva sfociare nell'inutile tedio, riuscendo così a mettere insieme un buon lavoro.
commento di fra_pagaCapolavoro disagiante!
commento di 099999999Il caos è un ordine non ancora decifrato.
leggi la recensione completa di champagne1Film particolare, non mi vergogno a dire che il finale mi aveva lasciato con l'amaro in bocca ma una volta compreso il "trucco", non si può che applaudire al giocoliere. Grandissimo Gyllenhaal, coadiuvato da una sempre deliziosa Mélanie Laurent. Ritmo non sempre alto, atmosfere cupe ma il risultato complessivo è buono.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloun film curioso con un inizio e un finale misterioso...la parte centrale ottima, recitato bene, bravo Gyllenhaal, livello di tensione da vero thriller , peccato del finale deludente.
commento di nicelady55Enigmatico thriller di Villeneuve
leggi la recensione completa di lino99Quella di Villeneuve è una forte presa di coscienza ed una sottile critica nei confronti di chi, lasciandosi dominare dagli eventi, dagli istinti e da una logica del parziale, vive nel costante, ma inconscio desiderio di ritrovare il centro e la propria unità.
leggi la recensione completa di Odradekk