Regia di Baltasar Kormákur vedi scheda film
Pur scimmiottando gli Hot Fuzz! i Lock & Stock e gli Smokin’ Aces, e strizzando più d’un occhio a svariate tendenze quentiniane, Cani sciolti (un gigione Denzel, idolo della mia consorte, ed il gonfiato Mark, magari più credibile quando fa la carognetta, come in The Departed.. a dirla tutta fuori dai denti, meglio comunque degli scipiti/glorificati Miami Vice di manniana memoria...), fila via con disinvolta destrezza, recitato neanche troppo da cani dai due marpioni che sembrano divertirsela tra un lavoro serio e l’altro... me la godo così rilassato in poltrona tra rapine, esplosioni, forward e ralenty, flashbackes e sermoncini strampalati, che non sto neanche a sindacare su come i nostri eroini riescano a salvarsi sempre dalle situazioni più imbarazzanti o come possano tranquillamente entrare, ad esempio, in zona altamente militare senza ferire il minimo (contrac)colpo. Il tutto appena sfiorando la goliardia samraimiana o l’iper gore tarantinato, e neanche con la classe e la frenesia di Guy Ritchie... ma suppliamo alle mancanze col pistolotto moraloide che fa a pezzetti tutti i presunti buoni ed i caricaturali cattivi in una volenterosa e sequenziale altalena di voltafaccia e di capriole di rivelatrice, per quanto raffazzonata, sceneggiatura - salvando alla fine nientepopodimeno che: l’amicizia (“non siamo amici, ormai siamo una famiglia...”) -, facendosi beffe di tutto il resto e per una volta anche delle nostre seriose aspettative, ma con buona pace visto che stavolta siamo andati al cinema deponendo a priori le armi dello spulciamento ad ogni costo e della ricerca spasmodica del pelino nell’uovo. Diciamo pure a sorrisi sciolti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta