Regia di John Ridley vedi scheda film
Che dire di questo film, da anni aspettavo un film su Jimi Hendrix, e invece hanno fatto questo.
Le premesse c'erano, i produttori non potevano usare i brani autentici di Hendrix perchè i diritti erano nelle non troppo consanguinee mani della sorellastra, quindi avevano deciso di fare un biopic di tipo psicologico, intimista, lasciando stare l'Hendrix da palco e concentrandosi su quello della vita di tutti i giorni(ammesso che si possa fare un film di Hendrix senza facendo sentire neanche una sua canzone).
Tornando, secondo me un film sbagliato, con uno stile decadente che sembra mostrare più un hendrix a fine carriera che agli inizi, stile decadentista che peraltro si cuce addosso al protagonista che tralaltro non è neanche un attore, che più che capire il personaggio si sforza di imitarlo, ridendo e facendo le emoticon come lui. Secondo me i produttori hanno pensato che prendere un attore di colore bastasse a restare fedeli al personaggio. E va bene il protagonista, ma il film è pieno di inesattezze, e mostra un hendrix completamente diverso da quello che era, e ve lo dice un appassionato che ha letto libri ed articoli, primo il film mostra un hendrix che odia parlare, abbattuto, orchigno e che picchia la propria ragazza con improvvisi scatti d'ira, invece non era affatto un violento, ma era un'entusiasta e persona solare. Secondo, tutto ciò che poteva esservi di fico di quel periodo e della sua vita nel film è solo un abbozzo, come la droga, la liberazione sessuale, i movimenti, che più che mostrarli o capirli si limita a citarli, ad esempio continuando ad interrompere il film con titoli in sovrimpressione che ti dicono chi era questo o quello come se questo bastasse a raccontare un'epoca. Insomma un film che a parte l'attrice Imogen Poots, ha ben poco da offrire, facendo infuriare e ridere gli appassionati e annoiando i semplici spettatori.
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