Regia di John Ridley vedi scheda film
Tenendosi lontano dai binari tipici del biopic, JIMI ritrae la genesi del mito di Hendrix attraverso un ritratto intimo e romantico.
Considerato uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, Jimi Hendrix è una sorte di manifesto della "star maledetta"... In soli 3 anni di carriera ha raggiunto l'apice assoluto della sua categoria, condendola con il tipico cocktail di sesso&droga e chiudendola con una tragica morte (in circostanze non ancora del tutto chiare) a soli 28 anni.
Vette storiche della sua carriera sono considerate le performance allo storico concerto di Woodstock, nonchè quella al Festival di Monterey in cui scioccò il mondo dando fuoco alla sua chitarra... Ed è immediatamente prima di questo momento che si ferma il film, concentrandosi sulla formazione del musicista Jimi Hendrix; passando attraverso la morbosa amicizia con Linda Keith (vera e propria scopritrice del talento di Jimi), il legame manageriale con l'ex Animals Chas Chandler e la relazione amorosa con Kathy Etchingham.
Quello che viene fuori è un ritratto profondo e trasparente della figura di Hendrix, lontano dai riflettori mediatici che ne hanno costruito lo status leggendario, che mette in risalto il lato sentimentale e nascosto di Jimi... Un uomo che solo attraverso la (sua) musica riusciva a trasmettera la sua vera personalità, intrinsecamente romantica e priva di qualsiasi significato politico (chiave di lettura dominante del periodo).
Il risultato finale non sarà eccezionale ma è comunque notevole perchè autentico e incisivo, diretto con sagace profondità da John Ridley e interpretato con sorprendente efficacia da Andre 3000 (nonchè dalle partner Imogen Poots ed Hayley Atwell)...
Un omaggio valido e sentito all'uomo prima ancora che al musicista Jimi Hendrix.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta