Regia di Atom Egoyan vedi scheda film
Premessa: non conosco il regista, quindi la mia impressione è "stand-alone". Merito maggiore della pellicola è l'aspetto didattico, informativo: si tratta di una storia vera e il film ne permette la conoscenza. I punti deboli sono più di uno: la regia a tratti è incerta, né carne né pesce, la prova degli attori è rivedibile, così come la sceneggiatura. Ma il dilemma maggiore viene suscitato dal piglio: con date e didascalie l'approccio appare spesso di tipo documentaristico, mentre è ovvio che certe parti siano state romanzate, integrate, inventate. Ebbene, almeno per il sottoscritto non è facile stabilire quando il regista resti al di qua della sottile cortina che divide la ricostruzione storica dal suo intervento, o quando varchi questo impalpabile confine, soprattutto per quanto riguarda i semi del dubbio sparsi qui e là: il coltello sporco di sangue, il coltellino rinvenuto in soffitta, il comportamento dei due padri, e così via. Ma aggrappandosi alla questione didattica, il film è comunque da vedere, se non altro per toccare con mano quanti scheletri abbia nell'armadio il Paese che si ritiene il più civile su questo pianeta.
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