Regia di Atom Egoyan vedi scheda film
Che brutta vicenda quella raccontata da Egoyan in questo “Devil Knot – fino a prova contraria“. Mamma mia.
“Il più grande errore giudiziario della storia degli Stati Uniti“, la vicenda vera di tre giovani ragazzi, patiti di heavy metal e magia, accusati dell’omicidio di tre bambini di otto anni ritrovati legati a mo‘ di capretto in un fiume nella cittadina di West Menphis, inchiodati da testimonianze fasulle, ritrattate anni dopo da coloro che le rilasciarono, e da un indagine che dire sommatoria e superficiale è poco.
Il film tenta di seguire la strada processuale, ricostruendo i due processi (uno per il ritardato Jessie – ritardato davvero con quoziente intelletivo pari a 72 – e l’altro per gli altri due ragazzi, Jason e Damien, quest’ultimo maggiorenne , unico condannato alla pena di morte) in aula, ed intervallando la narazione con parentesi familiari e frame dell‘indagine svolta dal detective privato Ron Lax, che sembra non credere a ciò che appare.
Peccato perchè l’incipit avvolge e cattura l’attenzione, lasciando presagire quel che di terribile avverrà, e le scene del ritrovamento dei tre corpicini colpiscono duro allo stomaco. Poi però il film si incarta, perde mordente, e finisce sostanzialmente irrisolto, non soddisfacendo la voglia dello spettatore di sapere.
Gli attori non aiutano: Colin Firth nei panni dell’investigatore è svogliato e moscetto, imprigionato in un personaggio debole, che non vuole perdera altri tre figli dell’Arkansas, tanto per citare testualmente una frase messagli in bocca nel film…bah!
la Witherspoon, che interpreta la madre di uno dei bambini , stavolta sbaglia la cifra della recitazione, non riuscendo a dare spessore e tragicità vera al personaggio, impegnata com’è solo tra lamenti e piagnistei.
A processo concluso e condanna ricevuta, l’opinione pubblica sollevò un polverone, due giornalisti dell’epoca realizzarono anche delle inchieste in merito; una delle quali fu vista da una donna che si innamorò di Damien Echols e lo sposò in carcere!
Ella sfruttò la cassa di risonanza creata dall’evento per ottenere il sostegno di alcune celebrità ad Hollywood, portabandiera delle quali si fece Jhonny Deep, tutt’ora amico del giovane Demian
Nel 2011 il caso venne riaperto , grazie all’impiego dei moderni metodi d’investigazione (esami DNA) che chiarirono come non ci fosse alcuna prova che inchiodasse i tre al delitto , mentre vennerro gettate pesanti ombre sul patrigno di uno dei tre bambini (nel film il compagno di Pam, interpretato dalla Witherspoon), ed i tre vennero scarcerati dopo 18 anni di carcere, firmando un accordo speciale che gli avrebbe impedito di far causa allo stato.
Bello schifo
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Peccato perché con una storia così si poteva far venir fuori veramente un bel film
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