Regia di Joe Dante vedi scheda film
L'indipendente John Sayles scrive un film dai toni semplici ma che pungono, o meglio...sbranano. Il sottotesto politico (quando in tanto horror abbiamo invece quello sessuale) è scontato, anche per via del nome dello sceneggiatore. Ma l'abilità di Joe Dante è incredibile, perchè riprende i motivi dello "Squalo" di Spielberg e li rielabora incattivendoli e buttandoceli lì senza troppe confezioni. Quei dentini che massacrano tutti, compresi parecchi bambini, è stata una scelta estetica precisa; una voglia di colpire basso che dà al film una dimensione più sociale che di puro cinema di genere. Ma il film rimane una chicca, non solo per le continue citazioni a "Jaws", ma per il suo alto obiettivo cinematografico centrato in pieno nonostante il low budget. E poi c'è Barbara Steel, icona del nostro horror-spaghetti, che ci ricorda perfettamente anche l'affezione di Joe Dante per Mario Bava.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta