Regia di RZA vedi scheda film
Anche RZA ci prova col cinema (nel frattempo ci ha già anche riprovato col sequel, mah!), sotto il nome tutelare di Quentin Tarantino (mica l’ultimo arrivato) e non si fa mancare nulla in ogni senso.
Si respira aria di (voluta) esagerazione, con tutti i pro e i contro tipici del caso.
Antica Cina, a Jungle Village, un fabbro (RZA) è obbligato a costruire armi assassine per i peggio elementi che transitano in zona.
Quando arriva in città il mercenario Jack Knife (Russell Crowe) ecco che la resa dei conti tra le diverse fazioni esplode in tutta la sua violenza trascinanto anche il fabbro nel bel mezzo della disfida.
RZA assembla materiali, volendo ben vedere anche troppi (e anche il cast rispecchia appieno questo modus operandi aiutato da chi si ritrova alle spalle), ma non si ferma mai, nemmeno di fronte all’evidenza, finendo col ricreare un ibrido totale che non lascia tregua alcuna e che continua a ricercare l’impennata.
Veramente, si parla di abbondanza in ogni direzione pensabile, con richiami cinematografici multipli che si espandono per poi lasciare (o sovrapporre) il campo ad altro.
Tutto all’insegna di tanta, probabilmente sincera, passione, esposta senza alcuna difesa personale, ma anche incapacità di trovare una propria dimensione effettiva, con più aspetti opinabili, ad esempio s’inceppa nell’introduzione, ma anche nello sfruttamento di una moltitudine di personaggi che a volte sembrano fuori controllo.
Non che quest’ultimo aspetto sia obbligatoriamente un male assoluto, ad un certo punto accade letteralmente di tutto, per un omaggio totalizzante a vari generi che non sto nemmeno ad elencare dato che è già stato fatto da chiunque.
E per un film del genere, difficile da etichettare ma comunque di non primaria lucentezza, attori come Russell Crowe e Lucy Liu sono una buona base sulla quale disporre il (tanto) resto.
Un film esagerato in tutto e per tutto, che non manca di difetti, ma almeno sa essere accattivante e questo può valere per tanti spettatori, perché riecheggiando in più lidi, in tanti vi ci troveranno elementi per cui gioire (e magari dimenticarsi di altro).
Truculento e disinvolto (anche troppo).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta