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The German Doctor

Regia di Lucía Puenzo vedi scheda film

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La recensione su The German Doctor

di FilmTv Rivista
8 stelle

Come la bambola più particolare costruita dal padre, che in petto ha un cassetto per ospitare il cuore, Lilith attende i primi sussulti dell’adolescenza a dispetto di un corpo troppo piccolo per accoglierli. Dodicenne con l’aspetto di una bambina di 8, attira l’attenzione di un distinto medico tedesco ritiratosi in Argentina che, garbatamente importuno, s’infila nella vita della sua famiglia. Promette di far crescere la ragazzina, prende in cura la madre incinta di due gemelli, convince il padre artigiano a creare un prototipo da affidare all’industria. I volti di bambola che avanzano ciechi sulla catena di montaggio anticipano un orrore che si fa strada sottopelle, nella camera oscura dove un’agente del Mossad svela la faccia comune del mostro, nel taccuino dove il dottore tratteggia a matita le sagome delle cavie. Sull’apatia morale dell’essere umano Lucía Puenzo costruisce un albergo per il diavolo: immerso in un inverno desaturato che coglie la fragilità di un Paese derubato della coscienza, The German Doctor è un thriller psicologico e un romanzo di formazione lucido e teso. Scarno eppure ipersensibile al dettaglio, come una piccola donna che conosce il Male sotto il tetto della propria casa che assolve tutti i peccati del mondo legittimandoli. L’autrice, anche sceneggiatrice dal suo romanzo omonimo, condanna Mengele guardandolo con gli occhi di Lilith, protagonista di una maturazione misurata in centimetri e segnata da un’ultima, indelebile tacca: scalfita nella memoria con la lama del coltello.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 18 del 2014

Autore: Chiara Bruno

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