Nel 1959, un medico tedesco in viaggio sotto falsa identità fa la conoscenza di una famiglia argentina nelle desolate terre della Patagonia. Quel medico non è altro che il nazista Josef Mengele, uno dei più grandi criminali della storia che ha trovato rifugio come ospite della locanda appena aperta dalla famiglia. A stretto contatto con lui, la famiglia rivive sulla propria pelle tutte le ossessioni legate ai concetti di purezza e perfezione della razza. A risentirne maggiormente è Lilith, la figlia adolescente con un corpo troppo piccolo per una ragazza della sua età. Nonostante la sua imperfezione, Lilith è attratta dal medico tedesco e Mengele subisce inevitabilmente il fascino della ragazza. Tempo dopo, quando Mengele è diventato un membro rispettato da tutta la comunità, in molti cominciano a nutrire dubbi sulla sua vera identità.
Approfondimento
THE GERMAN DOCTOR: LA FUGA DEL MEDICO NAZISTA MENGELE
Basato sull'omonimo libro scritto dalla stessa regista Lucia Puenzo, The German Doctor ha al centro la figura di Josef Mengele, il medico nazista e ufficiale tedesco delle SS soprannominato "l'Angelo della morte" a causa degli esperimenti medici e di eugenetica nazista condotti nel campo di concentramento di Auschwitz usando come cavie i deportati. Sfuggito al processo di Norimberga e rifuggiatosi in America del Sud, Mengele riuscì per tutta la vita ad evitare l'arresto e a morire di cause naturali all'età di 68 anni. The German Doctor si concentra soprattutto nel periodo di vita che Mengele visse a Bariloche, in Patagonia, nel 1960 a stretto contatto con una famiglia locale, formata da padre, madre e tre figli, e sulle attenzioni che dedicò in particolar modo alla piccola Lilith, una dodicenne dal fisico troppo gracile per la sua età e per gli standard professati dal medico.
MENGELE IN PATAGONIA
Il periodo che Josef Mengele trascorse a Bariloche è uno dei più misteriosi del suo rifugio in America Latina. Di quel tempo si sa soltanto che Mengele lavorò come veterinario, conducendo diversi esperimenti sul bestiame argentino, e continuò le sue ricerche sulla purezza della razza acquistando sangue di donne incinte. Una vecchia voce racconta inoltre che in quegli anni anni Mengele riuscì a mettere a punto bambole perfettamente simili agli esseri umani ma si tratta semplicemente di un mito che non ha mai trovato riscontro. Fanatico visionario convinto di avere una grande opportunità per tutta la storia dell'uomo, Mengele credeva di poter raggiungere la perfezione biologica ed era pronto a distruggere qualsiasi cosa che interferisse con il suo obiettivo finale. In The German Doctor ad interpretare il ruolo di Mengele è l'attore tedesco Alex Brendemühl.
L'ACCOGLIENTE ARGENTINA
Scritta nell'arco di un anno, la sceneggiatura di The German Doctor tenta di rispondere a diversi quesiti complessi e di capire per quali ragioni il governo argentino ha aperto le porte a tanti esponenti nazisti, mettendo a punto anche una legge che permetteva loro di usare i loro veri nomi e consentendo a diverse cittadine di accoglierli in maniera più che amichevole. Nel suo piccolo, The German Doctor cerca di offrire un quadro di visione che descrive i motivi per cui centinaia di famiglie argentine divennero complici dei più crudeli criminali di guerra integrandoli nelle loro comunità e facendoli vivere a fianco dei loro figli, spesso adolescenti che prima o poi avrebbero fatto i conti con l'orribile verità che questi si portavano dietro. La famiglia che ospita Mengele in The German Doctor è interpretata da Natalia Oreiro e Diego Paretti mentre il ruolo della piccola Lilith è affidato all'esordiente Florencia Bado.
Note
Immerso in un inverno desaturato che coglie la fragilità di un Paese derubato della coscienza, The German Doctor è un thriller psicologico e un romanzo di formazione lucido e teso. Scarno eppure ipersensibile al dettaglio, come una piccola donna che conosce il Male sotto il tetto della propria casa che assolve tutti i peccati del mondo legittimandoli.
Il film di Lucia Puenzo ci propone una delle tante "incarnazioni"del criminale nazista Mengele. E lo fa equilibrando il lato enigmatico relativo alle capacità seduttive del medico con la descrizione d'ambiente che inconsapevolmente ne favoriva le attitudini camaleontiche. Un film che vibra di passione civile com molta discrezione. Da consigliare.
Terzo film di Lucia Puenzo, regista e scrittrice argentina che in Italia si cominciò a conoscere nel 2007, grazie al film XXY ,titolo che alludeva all’errore cromosomico all’origine delle sofferenze di un giovane ermafrodita. Il secondo suo film era uscito da noi solo in DVD.
Conosciamo abbastanza bene anche qui in Italia le qualità narrative e di messa in scena di Lucía Puenzo (figlia del premio Oscar Luis Puenzo) che con la sua opera prima XXY passata anche dal Rassegna Cinematografica di Taormina del 2007 (con la quale affrontava con passione, rigore e competenza un tema scottante come quello dell’ermafroditismo), si aggiudicò importanti… leggi tutto
The German Doctor funziona un po’ come Hannah Arendt di Margarethe von Trotta, sebbene in uno il nazista sia cattivo, nell’altro sia “banale”. Lo stile di regia non è tanto diverso, una siccità autoriale che fa il paio con la schiettezza ma non con uno stile. Niente di male, l’adesione ai fatti è totale, l’attenzione nei confronti dei… leggi tutto
In quest’opera, dal romanzo da lei stessa scritto, la regista racconta ciò che avvenne negli anni ’60 in Argentina, ai tempi di Peron, quando il governo aveva accolto a braccia aperte alcuni noti e famigerati gerarchi nazisti sopravvissuti alla sconfitta di Hitler, permettendo loro di soggiornare nel sud della Patagonia, in un bellissimo e poco abitato…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
Ho sempre pensato che i mestieri del doppiatore e del traduttore fossero molto complicati. Sia per la difficoltà di rendere le emozioni originali in un' altra lingua, sia perchè spesso nelle pellicole in…
Nel rispetto, seppur non assoluto, della realtà, la regista ci racconta una storia che vede il coinvolgimento del medico nazista Mengele. Costui, dopo la fuga in Argentina, si stabilisce nella cittadina di Bariloche, nota per essere sede di una folta comunità tedesca nonchè rifugio per nazisti. Durante il viaggio entra in contatto con una famiglia tedesco/argentina,…
Ambientato negli anni cinquanta in Argentina,un medico si insinua all'interno di una famiglia e prova su di loro esperimenti fisici che creano disturbi sulle persone e danno un senso di orrore anche agli spettatori stessi che assistono alla pellicola.Ambientazione cupa e tensione lucida e tesa fanno di questo film un'opera per niente banale,se lo rapportiamo agli esperimenti stessi che facevano…
In Patagonia, nel 1960, il medico nazista Josef Mengele (Brendemühl) si introduce sotto mentite spoglie all'interno di una famiglia che ne subisce il carisma, per sperimentare le sue diaboliche teorie di eugenetica. Un'agente del Mossad (Roger) che si fa passare per una giornalista gli sta dando la caccia e il capofamiglia (Peretti), ignaro della vera personalità del medico,…
L'ultimo lavoro della regista scrittrice Lucia Puenzo ha molti punti di contatto con il suo interessante esordio del 2007, l'apprezzato XXY. Il rapporto con il corpo, misterioso e imperfetto, i tormenti dell'adolescenza come età difficile e imperscrutabile dal mondo adulto, il forte richiamo alla terra e alla sua natura più selvaggia, il fascino e la mostruosità della…
Zwillinge heraus!", "Fuori i gemelli" soleva urlare il dottor Joseph Mengele tra le file di prigionieri ad Auschwitz e la sua ossessione per la ricerca su questa piuttosto comune 'bizzarria' della natura era proseguita anche durante la sua fuga in sud America. E con questa, aveva continuato ad alimentare i suoi interessi per la genetica e per ogni forma di sperimentazione che avesse come fine la…
The German Doctor funziona un po’ come Hannah Arendt di Margarethe von Trotta, sebbene in uno il nazista sia cattivo, nell’altro sia “banale”. Lo stile di regia non è tanto diverso, una siccità autoriale che fa il paio con la schiettezza ma non con uno stile. Niente di male, l’adesione ai fatti è totale, l’attenzione nei confronti dei…
Il numero è impressionante: 17. A memoria e senza spulciare in nessun archivio siamo davvero dalle parti del record. A fronte di questa abbondanza ci limitiamo a presentare i titoli che hanno già…
Come la bambola più particolare costruita dal padre, che in petto ha un cassetto per ospitare il cuore, Lilith attende i primi sussulti dell’adolescenza a dispetto di un corpo troppo piccolo per accoglierli. Dodicenne con l’aspetto di una bambina di 8, attira l’attenzione di un distinto medico tedesco ritiratosi in Argentina che, garbatamente importuno, s’infila…
Conosciamo abbastanza bene anche qui in Italia le qualità narrative e di messa in scena di Lucía Puenzo (figlia del premio Oscar Luis Puenzo) che con la sua opera prima XXY passata anche dal Rassegna Cinematografica di Taormina del 2007 (con la quale affrontava con passione, rigore e competenza un tema scottante come quello dell’ermafroditismo), si aggiudicò importanti…
La figlia del premio Oscar Luis Puenzo fonde con cura, nel suo terzo film da regista, l'impegno civico e civile già presente nel film più famoso del padre (La storia ufficiale, Oscar come miglior film straniero nell'86, sul drama delle migliaia di desaparecidos dopo la caduta del regime militare argentino), con quella che , nel bene e nel male, può definirsi la sua ossessione per l'evoluzione…
Helmut Gregor è Josef Mengele. Wakolda è il nome di una bambola perfetta, dai lineamenti dolci e regolari: una meraviglia prodotta in serie, come l’esercito di una razza superiore, creato apposta per stupire il mondo. La fuga in Argentina del medico di Auschwitz è la prosecuzione di una mostruosa utopia, rincorsa con le nozioni della ricerca genetica e con quel terribile strumento…
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Commenti (3) vedi tutti
Intrigante ma anche superficiale.
commento di moviemanIl film di Lucia Puenzo ci propone una delle tante "incarnazioni"del criminale nazista Mengele. E lo fa equilibrando il lato enigmatico relativo alle capacità seduttive del medico con la descrizione d'ambiente che inconsapevolmente ne favoriva le attitudini camaleontiche. Un film che vibra di passione civile com molta discrezione. Da consigliare.
commento di Peppe ComuneTerzo film di Lucia Puenzo, regista e scrittrice argentina che in Italia si cominciò a conoscere nel 2007, grazie al film XXY ,titolo che alludeva all’errore cromosomico all’origine delle sofferenze di un giovane ermafrodita. Il secondo suo film era uscito da noi solo in DVD.
leggi la recensione completa di laulilla