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A qualsiasi prezzo

Regia di Emilio Miraglia vedi scheda film

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La recensione su A qualsiasi prezzo

di mm40
4 stelle

Un anziano professore cieco, illustre vaticanista, ha studiato così bene e così a lungo il tesoro di San Pietro da volerlo depredare. Mette così insieme una squadra di criminali senza scrupoli per attuare il colpo perfetto.

 

Siamo sulla scia dei vari 7 uomini d'oro (Marco Vicario, 1965) e simili, la versione italiana - insomma - dei film sulla 'grande rapina', degli Ocean's eleven (Colpo grosso, di Lewis Milestone, 1960), sul colpo articolatissimo e studiato con estrema perizia da un'equipe appositamente istituita di criminali professionisti. La prima particolarità di A qualsiasi prezzo è l'ambientazione vaticana, certo non scontata e probabilmente pure un po' azzardata per un 1968 in cui la censura era ancora parecchio incattivita sugli argomenti ritenuti intoccabili - e la Chiesa, il Papa, il Vaticano erano in cima a quella lista. Ma i toni sono sufficientemente fantasiosi da non impensierire nessuno; a farla da padrone nel film sono anzi l'azione, il ritmo, la tensione (anche se con qualche calo qua e là). Seconda caratteristica di un certo rilievo è la doppia firma sulla sceneggiatura: quella di Augusto Caminito, giovane scrittore di cinema ancora lontano dai successi come produttore (ruolo che rivestirà a partire dagli anni Ottanta inoltrati), e quella dell'esordiente - sul grande schermo - Maurizio Costanzo. Il pugliese Miraglia è alla sua terza regia; altrettante pellicole girerà, il tutto nell'arco di pochissimi anni (il debutto è con la spy story Assassination del 1967; l'ultimo, lo spaghetti western Spara Joe... e così sia, è del 1972). Discreto artigiano 'di genere', Miraglia mette in piedi un prodottino ben coeso e, nei limiti delle sue ambizioni di mero intrattenimento, riuscito; al suo servizio ci sono una coproduzione italo-tedesca dal budget apprezzabile e un cast affidabile con qualche nome internazionale (il canadese Walter Pidgeon, Klaus Kinski e ancora Marino Masè, Corrado Olmi, Ira Von Furstenberg e Guido Alberti). Musiche di Luis Bacalov. 4/10.

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