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I 2 soliti idioti

Regia di Enrico Lando vedi scheda film

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La recensione su I 2 soliti idioti

di mm40
1 stelle

Un vecchio pervertito deve trovare presto 300mila euro per non essere trucidato dai terroristi, così coinvolge il figlio ritardato mentale in un turbine di esilaranti disavventure.

 

I 2 soliti idioti è la classica eccezione alla regola: se anche dalla muffa si ricava la penicillina e quindi non può esistere nulla di effettivamente inutile e repellente in ogni campo, in qualsiasi modo, da qualunque punto di vista lo si osservi, ecco che questo film vi strabilierà, facendovi scoprire che a tutti gli effetti questo qualcosa di totalmente amorfo, insignificante e tutt'al più pernicioso esiste per davvero. Volutamente ignorante nel senso peggiore del termine, scritto nella maniera più becera, offensiva e qualunquista, il film di Lando porta avanti, nelle sceneggiatura dei due protagonisti con Antonio Manzini e Mizio Curcio, un vuoto di idee a dir poco preoccupante; va bene che si tratti di un sequel, si faccia la tara anche della provenienza televisiva d'origine: ma anche così è impossibile giustificare questo misfatto su pellicola, questo turpiloquio totalmente gratuito che procede per un centinaio di minuti circa nel massimo analfabetismo cinematografico (Lando nella sua intera carriera ha diretto solo la serie tv e i due film dei Soliti idioti) tentando disperatamente in ogni modo di scandalizzare, ma riuscendo piuttosto - come già il noiosissimo primo film di Biggio e Mandelli, uscito dodici mesi prima - a fare addormentare lo spettatore. Certo, al pubblico meno dotato cerebralmente, anestetizzato dai tormentoni della tv berlusconiana e incapace di distinguere una gag da uno spot pubblicitario (ridere e comprare, i due ordini tassativi dell'impero catodico arcoriano), questo tipo di lavoruccio potrebbe anche regalare qualche soddisfazione: persino in questo caso, però, va rilevata l'assoluta mancanza di novità rispetto al primo film e agli episodi televisivi. Per onore di cronaca va aggiunto che ai due interpreti centrali, minidotati artisticamente, si affiancano qui come guest stars Teo Teocoli, Rosita Celentano e Gianmarco Tognazzi (che già partecipava al precedente film del duo): se li incontrate per strada, chiedete loro semplicemente "perchè?". In chiusura, il migliore riassunto del film, da leggere ascoltando attentamente la profetica Italiano ridens degli Skiantos (in Saluti da Cortina, 1993): "cazzo figa merda scoreggiare cazzo merda scopare merda merda cazzo vaffanculo figa. Fine". 1/10.

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