Regia di Joshua Michael Stern vedi scheda film
Ritratto cauto di una delle personalità più discusse degli ultimi anni. Forse per evitare le accuse di istant-movie pubblicitario, un po' come è capitato per il libro, la sceneggiatura non affonda troppo le unghie e restituisce un ritratto di Jobs abbastanza prevedibile che va dallo stronzo egocentrico al genio visionario. Aggiungiamoci dei toni drammatici per dare spessore credibile alla storia e il gioco è fatto. Le tematiche rimangono comunque interessanti, visto che si parla di tecnologia e di utilizzo pratico nelle vita di tutti i giorni, ma il classico happy end che combacia con una montagna di soldi, lascia intendere che avere successo vuol dire principalmente guadagnare. Questo è un concetto profondamente americano che però mi lascia interdetto quando ad esso si associano termini come sognatore, rivoluzionario etc etc. Ma come al solito nei biopic mi metto a giudicare il personaggio narrato e non il film, che si lascia guardare, però permettetemi Tucker (sempre una variante del american dream su sfondo imprenditoriale, capitalistico), è di un altro livello.
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