Regia di Graziano Salvadori vedi scheda film
Doppia coppia nei casini, relativamente. Da una parte Luigi e Marco e dall’altra Mara e Antonella, che si amano in quest’ordine. Non più giovanissimi e con un assortito desiderio di paternità/maternità decidono di fare il grande passo e sposarsi, per poi poter adottare dei bambini. Fingendo di conformarsi al modello di famiglia etero pensano a una convivenza allargata dove potersi comunque amare con prole. Il comico Graziano Salvadori dirige e interpreta una commedia sull’omosessualità che evita volgarità e stereotipi abusati, descrivendo anzi due coppie di amanti gay piuttosto credibili. E azzecca uno spunto interessante: nella realtà toscana dove abitano tutti (perfino il prete) sembrano sapere o intuire, quindi il problema si sposta solo o quasi sulle “forme”, il rito del matrimonio, l’apparenza sociale, la burocrazia. Peccato che la gradevolezza dei personaggi sia compromessa dalla struttura un po’ troppo concepita a sketch dal sapore televisivo, da qualche situazione banale (la scena nella sauna, il confronto con gli operai albanesi) e soprattutto da una regia francamente rudimentale, con scivoloni e goffaggini che fanno pensare, quelli sì, al video di un matrimonio, con tanto di piccoli ralenti improvvisi (ma anche accelerazioni) e trovate kitsch. La presenza di Novello Novelli e Alessandro Paci rimanda ai tempi d’oro della comicità toscana al cinema, ormai lontani.
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