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Pink Floyd. The Wall

Regia di Alan Parker vedi scheda film

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La recensione su Pink Floyd. The Wall

di undying
10 stelle

Il musical per eccellenza, che mantiene inalterata la sua potenza espressiva (musicale, concettuale e visiva) nonostante il passare degli anni. Merito della superba base musicale e della capacità di resa in termini cinematografici, raggiunta grazie all'ottima regia di Alan Parker.

 

locandina

Pink Floyd. The Wall (1982): locandina

 

Un film di guerra trasmesso in TV riapre ferite profonde nel cantante Pink (Bob Geldof). Ricordi dolorosi di quando, da piccolo, ha perso prematuramente il padre, morto in combattimento ("volato sopra l'oceano, lasciando come ricordo solo una fotografia sbiadita"). Ma la memoria, una volta stimolata, prosegue il suo lavoro, evocando le oppressioni di un severo docente scolastico, le eccessive attenzioni della madre, un matrimonio fallito. Chiuso in un tetro attico, dall'alto di un grigio palazzo Pink, sotto effetto di sostanze stupefacenti, ha visioni distorte del potere: dittatura, repressione, violenza, razzismo. L'incubo della guerra aleggia sempre sugli umili e i diversi, perché l'essere umano dimostra di non volere mai imparare dalla storia, ripetendo gli stessi orribili errori. E, mattone dopo mattone, costruisce nuovi muri senza soluzione di continuità.

 

 

"Giorno dopo giorno

L'amore diventa grigio

Come la pelle di un uomo che muore

E notte dopo notte

Facciamo finta che vada tutto bene

Ma io sono diventato più vecchio

E tu sei diventata più fredda

E niente è più così divertente

E io posso sentire

Uno dei miei schizzi che arriva

Io

Mi sento

Freddo come la lama di un rasoio

Stretto come una pinza emostatica

Secco come un tamburo funebre"

(On of my turns)

 

 

Roger Waters cura la sceneggiatura del musical ispirato all'albo The wall, dei Pink Floyd. Alla regia viene incaricato Alan Parker, già distintosi per il celebre Saranno famosi (1980) ma, soprattutto, per l'eccezionale dramma -ispirato da fatti reali- Fuga di mezzanotte (1978). Il cantante Bob Geldof presta il suo volto sofferto al personaggio principale, il depresso, a discapito del nome, Pink. Le suggestive animazioni di Gerald  Scarfe, alcune delle quali già precedentemente utilizzate in proiezioni durante concerti dal vivo dei Pink Floyd, conferiscono un taglio visionario che potenzia il già intenso girato, frutto della perfetta regia di Parker. Tra i migliori musical di tutti i tempi, soprattutto per la profondità di temi trattati, con particolare accento di denuncia verso ogni tipo di dittatura, come dimostra la marcia animata dei martelli con manici caratterizzati da due tonalità di colore, rosso e nero. A distanza di tanti anni presenta ancora un ritmo e un'impostazione (visiva e concettuale) sempre attuale. Merito dell'eccezionale base musicale certo, ma altrettanto merito va riconosciuto all'ottima direzione di Alan Parker.

 

 

"Se dovessi andare a pattinare

Sul sottile ghiaccio della vita moderna

Trascinando dietro di te il rimprovero silenzioso

Di un milione di occhi macchiati di lacrime

Non essere sorpreso quando una crepa nel ghiaccio

Appare sotto i piedi

Stai scivolando fuori dalla tua profondità e fuori dalla tua mente

Con la tua paura che scorre dietro di te

Mentre afferri il ghiaccio sottile"

(The thin ice)

 

 

Pink Floyd. The Wall (1982): Trailer Originale | Re-encoded

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