Regia di Alan Parker vedi scheda film
Prima di diventare una rockstar tossicodipendente con attitudini naziste e nichiliste, Pink (Geldof) ha perso il padre durante la guerra ed è ossessionato dai ricordi di una scuola fortemente repressiva e di una madre asfissiante, che ne hanno ingabbiato irrimediabilmente la personalità.
Tre anni dopo il clamoroso successo discografico del disco dei Pink Floyd, Alan Parker porta sul grande schermo le ossessioni del loro leader, Roger Waters. Il risultato è piuttosto disturbante e angosciante, nonostante alcune sequenze davvero potenti e le notevoli - per quanto terribili - animazioni di Gerald Scarfe che occupano buona parte del film.
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