Regia di Til Schweiger vedi scheda film
Forte di un discreto successo in patria, in Germania, Questo film ha dato origine ad un sequel, Kokowaah 2 ( 2013 ) e ad un remake Hollywoodiano sempre nel 2013. E' l' affermazione, se mai ce ne fosse bisogno, della mediocrita', della contro-cultura da Happy-our che sta letteralmente dominando il decennio in corso, Diversamente dalla contro-cultura RAVE di fine anni 90, che prevedeva l' uso di "efferate" droghe psichedeliche ed empatogene, non adatte all' uomo mediocre ( gente zotica,vil;cui nomi strani,e spesso argomento di riso e di trastullo,Son dottrina e saper...LEOPARDI-Le Ricordanze). Oramai della RAVE CULTURE non rimane che qualche stile di musica TECHNO veramente underground e temo, ahime, che dei film impegnati di inizio millennio non rimanga traccia in futuro...tanto non c'e' quasi piu' nessuno che abbia gli strumenti per distinguere una buona sceneggiatura da una banalotta. Quello che trovo piu' irritante non e' tanto che un film inutile e banale abbia successo, e' sempre stato cosi', ma che Til Schweiger(l' alfiere della mediocrita') si prodighi per affermarlo, in questo film. Per capire quello che voglio dire bisogna pero' averlo visto, il film. E' come se mi stesse dicendo : Se cerchi la profondita' o la bellezza vattela a cercare su pallosi siti dedicati all' uopo, il cinema e', almeno per i prossimi anni, cosa nostra. Cosi', dopo che il glorioso POP si sia degenerato in TEEN-POP a causa di finti concorsi canori e la televisione sia diventata inguardabile per colpa di finti programmi chiamati paradossalmente reality, anche il cinema nei prossimi anni subira' una De-Evoluzione...questo e quello che ci aspetta. Io comunque non sto lottando contro i mulini a vento, al film ho dato tre stelle mentre ad un film molto simile che e' UNA CANZONE PER BOBBY LONG (2004) ne ho data una sola....almeno questo non ha pretese intellettuali come quello.( E ribadisco che e' l'allontamento di tali pretese la chiave del suo successo).
Un bravo sceneggiatore privo pero' di empatia verso il prossimo scopre di essere padre di una bambina di otto anni. Costretto ad una convivenza forzata con la bambina ritrovera' slancio e intenzione di riallacciare i rapporti con gli altri, in primis con la ex-fidanzata.La sua vicenda personale diventera' la sua prossima sceneggiatura, un successo annunciato.
L' elogio della medicrita', intenzionale, e' irritante, almeno per me.
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