Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Non che sia un brutto film di per sè, ma Un pilota ritorna - pellicola dichiaratamente di propaganda bellica fascista, tanto che il soggetto è firmato da Tito Silvio Mursino, anagramma del figlio del Duce Vittorio Mussolini - è un lavoro povero di mezzi, di idee e pure di sostanza. Poca la trama (e di una banalità immensa, essendo una pellicola puramente illustrativa delle boriose italiche grandezze), girato per lo più in esterni (la storia si sviluppa in funzione della carenza di studi cinematografici), con un solo attore degno di nota (Massimo Girotti, mentre Michela Belmonte è al debutto e gli altri interpreti sono per lo più comparse o non professionisti) e una presunzione di fondo nelle situazioni e nei dialoghi che non solo infastidisce come è ovvio lo spettatore, ma porta pure via spazio alla logica e alla naturalezza della narrazione. Per scriverne la sceneggiatura venne chiamato un bel team: eppure partendo da un soggetto tanto lacunoso e didascalico ci sarebbe stato ben poco da fare per chiunque, nonostante le firme del regista, di Massimo Mida, di Michelangelo Antonioni, di Gherardo Gherardi, di Margherita Maglione, di Ugo Betti e infine di Rosario Leone. Le musiche di Renzo Rossellini, fratello del regista, non potevano essere più pompose; eppure, al di là di tutto, oltre ai palesi difetti citati e a quelli che vivono in maniera intrinseca nell'etica fascista che pervade questo film (la feroce misoginia, il razzismo meno che latente, i tronfi proclami al più inutile arditismo fine a sè stesso, e così via), c'è da rilevare che Un pilota ritorna corre perfino il rischio di apparire come opera tutt'altro che di propaganda: basti pensare alla cilecca nel finale della contraerea italiana, che permette al nostro eroe di atterrare sul suolo patrio e venire quindi idolatrato dai commilitoni come un vero eroe (ma di che?, inevitabile domanda). 4,5/10.
Seconda guerra mondiale. Il pilota di un aereo italiano viene fatto prigioniero dagli inglesi in Grecia. Qui si prende cura di un commilitone con una gamba in cancrena e si innamora di una prigioniera. Un giorno però durante un bombardamento riesce a fuggire e rientra in Italia.
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