11 settembre 1683. Trecentomila soldati musulmani, guidati da Karà Mustafà (Enrico Lo Verso), assediano la città di Vienna. Il loro obiettivo è aprirsi un varco in Europa per arrivare a Roma e conquistare la cattedrale di San Pietro, trasformandola da cuore della cristianità in moschea islamica. Dentro le mura della città, nonostante siano in numero superiore, gli Austriaci si preparano a una terribile sconfitta ma la mattina del giorno dopo Marco d'Aviano (F. Murray Abraham), frate italiano consigliere di re Leopoldo I (Piotr Adamczyk), incita le truppe cristiane alla vittoria. La sua fede e la sua forza, unite alle brillanti strategie di guerra del re polacco Jan III Sobieski (Jerzy Skolimowski), condurranno le truppe della Lega Santa alla vittoria finale.
Note
Al di là delle aberrazioni storico-ideologiche e di riferimenti decontestualizzati alla crisi economica, questo è il nadir del kolossal. Scenografie di cartapesta; sfondi simil-fantasy che inducono ad aspettarsi un drago, più che l’esercito musulmano; effetti speciali da Commodore 64; ralenti e inquadrature sghembe senza un perché; vetusti flashback flou; esposizione fotografica televisiva; enfasi musicale ovunque, usata come l’aglio nei ristoranti di quart’ordine per mascherare il sapore di un piatto andato a male.
Film troppo sottovalutato in rapporto all'importanza del contesto storico in cui si sono svolti i fatti Si può fare meglio, ma ho visto decisamente di peggio. Anche se non è un diamante, da del filo da torcere a moltissimi film storici. Decisamente da vedere.
Un grazie a Renzo Martinelli per averci raccontato ,senza lode e senza infamia, un evento storico che ci ha permesso di vivere ancora in un Europa libera (prima che diventi a breve Eurabia) piuttosto che in un califfato dove vige la sharia .
Mamma li Martinelli.
Uno strazio indicibile.
L'avanzata scomposta, tronfia, insulsa del fiero paladino delle “tradizioni” cristiane ed europee trabocca così tanto di becerume ideologico fondamentalista e meschino da raggiungere l’ignoto (finora) sublime livello del surreale. Un’inondazione sozza, inquinante di pensieri e messaggi pericolosamente… leggi tutto
Peccato...Poteva essere un gran film questo "11 settembre 1683", diretto dall'italiano Renzo Martinelli ( di cui è uscito da poco "Ustica" ), che alterna scelte sagge a una componente tecnica assolutamente insufficiente. La pellicola vuole prima di tutto essere, come dimostra la frase all'inizio, una presa di coscienza e una degna narrazione dei fatti avvenuti nella data/titolo, quando… leggi tutto
troppe critiche negative. queste mi hanno incuriosito insieme alla vicenda storica e alla nostalgia di un tipo di cinema che noi italiani sapevamo fare e che gli americani venivano a fare a cinecittà. martinelli ci prova e ci riesce quasi del tutto. imponente la messa in scena, i costumi, le musiche. perde un po' nella narrazione e nell'approfondimento di alcuni personaggi. un film imperfetto… leggi tutto
Bistrattato dalla critica, anche troppo, questo lavoro del regista Martinelli. Perché accanirsi così su un film che ben illustra, nonostante la pochezza delle scene create a computer, un fatto che avrebbe potuto cambiare la struttura della realtà europea fin dalle sue radici storiche? Ho speso due ore in modo davvero molto soddisfacente, ho scoperto il personaggio mitico…
Dieci milioni di euro ( di cui almeno metà pubblici ! ) sono un gran bel budget per un film italiano... però , a parte i costumi veramente notevoli ed un discreto cast internazionale ( ma il regista ambiva a molto di più ! ) , non riesco a capire come siano stati spesi , vista la modestia assoluta degli effetti speciali , veramente primitivi . Molte , troppe , scene notturne…
Peccato...Poteva essere un gran film questo "11 settembre 1683", diretto dall'italiano Renzo Martinelli ( di cui è uscito da poco "Ustica" ), che alterna scelte sagge a una componente tecnica assolutamente insufficiente. La pellicola vuole prima di tutto essere, come dimostra la frase all'inizio, una presa di coscienza e una degna narrazione dei fatti avvenuti nella data/titolo, quando…
Alla fine del Seicento i turchi tentarono di penetrare nel cuore dell'Europa, attaccando con successo Vienna e puntando poi verso Roma. Ma il re polacco Giovanni III riuscì a scacciare gli invasori.
Mattone epico in salsa razzista, questo 11 settembre 1683 è la solita discreta illustrazione dai contenuti discutibili a cura di Renzo Martinelli. Regista sufficientemente…
Kobanê, Governatorato di Aleppo, Siria.
Bramava l’avventura…ma gliene mancava il coraggio. Nel complesso viaggiava in un mondo reso sicuro per gli esteti.
Bruce Chatwin – …
Terza tappa delle mie personalissime playlist sui film ad ambientazione storica.
Il Seicento è un secolo che mi affascina molto, soprattutto esteticamente e in genere le immagini che mi vengono in mente quando…
È inutile versare fiumi d'inchiostro per parlare male di Renzo Martinelli: con questo 11 settembre 1683 ha dimostrato che (nonostante qualche momento di noia) in Italia nessuno, come lui, riesce più a fare film comici, quanto meno dai tempi di Gosto e Mea. Stupendi i ralenti, peccato soltanto che il film non sia stato tutto girato in quel modo, per farlo durare il doppio e gustarselo di più.…
Buon film storico in cui gli eventi e i personaggi sono abbastanza fedeli alla realtà. In generale riesce ad essere avvincente, anche se con qualche superflua divagazione sulla vita privata di personaggi secondari; a tratti quasi epico, nonostante il tempo dedicato alla battaglia sia ridotto al minimo, con una retorica adeguata e non invadente. L'idea di presentare questa pagina di storia…
Interessante vedere come la politicizzazzione delle povere menti abbia ottenebrato certe persone. Il film Storico è riuscito bene. E' un vero peccato che l'italianità sinitroide, oramai ottusa, consideri dei film seri pessimi mentre quelli costruiti sugli ideali del Partito con oscenità, amplessi mancati e quattro masturbazioni politiche delle "opere". Certo: Bisio, Zalone e I Soliti…
Vienna, 1683. Le truppe di quel cattivone del Gran Visir Karà Mustafà vogliono invadere la città per arrivare a Roma, perché «l’Islam vuole il dominio del mondo». Ma ad attenderle c’è frate Marco, baluardo della cristianità uscito dal Mulino Bianco con i lineamenti di F. Murray Abraham, di nuovo in vena di interpretazioni comiche dopo lo scult Barbarossa. Martinelli piega ancora la…
Mamma li Martinelli.
Uno strazio indicibile.
L'avanzata scomposta, tronfia, insulsa del fiero paladino delle “tradizioni” cristiane ed europee trabocca così tanto di becerume ideologico fondamentalista e meschino da raggiungere l’ignoto (finora) sublime livello del surreale. Un’inondazione sozza, inquinante di pensieri e messaggi pericolosamente…
troppe critiche negative. queste mi hanno incuriosito insieme alla vicenda storica e alla nostalgia di un tipo di cinema che noi italiani sapevamo fare e che gli americani venivano a fare a cinecittà. martinelli ci prova e ci riesce quasi del tutto. imponente la messa in scena, i costumi, le musiche. perde un po' nella narrazione e nell'approfondimento di alcuni personaggi. un film imperfetto…
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Commenti (5) vedi tutti
Film troppo sottovalutato in rapporto all'importanza del contesto storico in cui si sono svolti i fatti Si può fare meglio, ma ho visto decisamente di peggio. Anche se non è un diamante, da del filo da torcere a moltissimi film storici. Decisamente da vedere.
leggi la recensione completa di bluefalconKolossal deludente .
leggi la recensione completa di daniele64Guardabile, ma il comparto tecnico lo distrugge.
leggi la recensione completa di lino99Un grazie a Renzo Martinelli per averci raccontato ,senza lode e senza infamia, un evento storico che ci ha permesso di vivere ancora in un Europa libera (prima che diventi a breve Eurabia) piuttosto che in un califfato dove vige la sharia .
commento di rael64un bel film storico, merita essere visto
commento di raimea