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Uomini di parola

Regia di Fisher Stevens vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Uomini di parola

di hallorann
6 stelle

Parafrasando il Moretti di PALOMBELLA ROSSA “i titoli sono importanti!!!”. STAND UP GUYS è il formidabile titolo originale del film diretto da Fisher Stevens. Noi o per meglio dire i distributori lo hanno tradotto correttamente in UOMINI DI PAROLA, oltre che una battuta recitata da uno dei personaggi ne riproduce anche lo spirito. Stavolta è andata bene, perchè si sarebbe potuto giocare pericolosamente su TUTTO IN UNA NOTTE oppure LA NOTTE BRAVA DI DOC E VALENTINE, visto che gli uomini del titolo agiscono e si muovono prevalentemente di notte.

Valentine esce di galera dopo una ventina di anni di reclusione, lo attende Doc il suo unico amico incaricato da un boss senza cuore (a cui Val uccise il figlio) di ammazzarlo. Doc in genere dipinge albe, guarda la Tv via cavo...è in pensione, come dice lui. Prima di portare a termine l’ingrato compito decide di festeggiare l’ex recluso portandolo in giro. Un bordello, una farmacia da svaligiare, un locale notturno in cui comportarsi da depravati e da gentiluomini, un pronto soccorso in cui incontrare per caso la figlia del vecchio complice Hirsch, una tavola calda intima e familiare, una fuoriserie da rubare, il prelevamento di Hirsch, di nuovo il bordello, una ragazza da vendicare, un morto, un funerale molto personale e la resa dei conti.

“Spero che trovi pace…Doc”. “Cosa ti piacerebbe fare? – Finire il liceo…imparare di più sulla condizione umana e a te? – Andare a letto con due donne insieme”. “E’ l’adrenalina! – Se provasse a rallentare si addormenterebbe”. “Noi pensiamo alle conseguenze”. “Mi piace stare sveglia quando gli altri dormono – Per sentirti viva”.

UOMINI DI PAROLA è uno di quei piccoli film costruiti per dare adito alla bravura di due vecchi leoni del grande schermo: Al Pacino e Christopher Walken più il bonus Alan Arkin. Il primo istrione, grondante ancora fascino e con quella camminata inconfondibile che è già storia del cinema, Walken sapiente nel dosare espressioni, brevissimi passi di danza, sguardi e frasi eterne. STAND UP GUYS è una storia di uomini sfatti, al tramonto, se il futuro non è scritto loro sanno come viverlo intensamente. Ennesima pellicola sull’amicizia virile, sul senso di lealtà maschile, sul saper sparare le ultime cartucce (non solo l’infoiato Hirsch che sa come bruciare ossigeno). La differenza la fanno gli interpreti, le numerose battute citate (in parte) sopra e i personaggi cuciti su misura. Essi arrivati al dunque declamano un’alba di nome Alex, condannano la tirannia dell’abitudine, scacciano dubbi amletici con battute come questa “Che facciamo mastichiamo la gomma o spacchiamo il culo? - Io le ho finite le gomme”. Il cielo è giallo sopra di loro.

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