Regia di Fisher Stevens vedi scheda film
Film di vecchie glorie giocato tutto sull'ironia e il senso del tempo andato. C'è l'amicizia, l'onore, l'orgoglio, ci sono i codici comportamentali da gangster eleganti, i conti in sospeso, la parola data, la voglia di mettersi ancora in gioco, la dedizione ai legami famigliari, il tutto mescolato in una lenta danza al maschile che non lesina sul prendere in giro sé stessi e il genere, topoi e standard inclusi. La rapina in farmacia, gli effetti devastanti e divertenti delle pilloline blu ingerite, delle altre pillole per la pressione triturate e sniffate sono trovate che strappano più di un sorriso. Quando c'è da sparare però i nonnetti fanno sul serio, così come quando c'è da mettersi al volante di un bolide per le strade notturne della metropoli, giusto poco dopo esser fuggiti da una clinica. Che sia un appartamento anonimo, una cella di prigione o un letto d'ospedale, al richiamo adrenalinico dell'azione non si può rispondere picche, foss'anche l'ultima bravata di un'intera esistenza, l'ultimo scampolo di vera libertà. Così come non ci si può sottrarre alla dirompente gioiosa magica sensazione del sentirsi ancora pienamente in vita. Leggero.
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