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Uomini di parola

Regia di Fisher Stevens vedi scheda film

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La recensione su Uomini di parola

di laulilla
7 stelle

Film di attori (e che attori!), per una vicenda che ha molti elementi della fiaba, e che, come tutte le fiabe, nasconde molta verità. Un film apparentemente complicato, reso semplice e divertente dall'ottima sintonia fra il regista Fischer Stevens e lo sceneggiatore Noah Haidl. 

 

Un tempo, gli amici inseparabili Val (Al Pacino), Doc (Christopher Walken) e Hirsch(Alan Arkin) costituivano un formidabile terzetto di balordi (Tipi svegli, ci dice il titolo originale), un po’ gangster, un po’ mafiosi, che avevano messo a segno qualche colpo fortunato e che in ultimo erano incappati in un incidente molto grave, con tanto di morti, per il quale aveva voluto pagare soltanto uno di loro, Val che, tacendo i nomi dei complici e accollandosi tutte le responsabilità dell’accaduto, era finito in galera per ben ventotto anni. Gli altri due avevano avuto un diverso destino.


Ora Doc. che si era messo a fare il pittore – specialista nel dipingere l’alba – frequentava assiduamente un bar-ristorante allietato dal sorriso di una giovane e graziosa cameriera, mentre Hirsch, rimasto vedovo e in precarie condizioni di salute, da qualche tempo era ospite di una casa di riposo.

All’uscita dal carcere, Val era stato accolto da Doc, che gli aveva promesso ospitalità nel proprio alloggio, ma che in realtà dovrebbe ucciderlo, perché così gli impone, pena la vita, la durissima legge malavitosa del suo vecchio capo banda, che durante quell'antico incidente aveva perso l'unico suo figlio e intendeva in questo modo vendicarlo.



 

 

 

 

 

Tutto il film, che si svolge nel tempo di una notte, è articolato su due temi: il primo è il senso del ritrovarsi fra vecchi compagni, sia pure di scelleratezze, per i quali il lungo distacco non ha cancellato i legami d’ amicizia vera e di reciproca lealtà; il secondo è il senso del tempo, ovvero di come i tre possono, in una sola notte di follie e di stravaganti esperienze, illudersi di dilatare il tempo ricuperando la giovinezza perduta cercando di vivere fino in fondo le ore che potrebbero essere le ultime della loro vita.

 

Il regista segue i tre diversi attori, grandissimi, che interpretano le parti maschili, scavando nei rimpianti, nei desideri e nelle frustrazioni di ciascuno di loro:

 - Val, per ventotto anni privato della vita, intende famelicamente riappropriarsi di tutto ciò che gli è stato negato, dal cibo, al sesso, alla droga, finendo all’ospedale per i suoi eccessi, ma quasi subito uscendone, ripulito e lucido;

 - Doc costretto a combattere con se stesso per non ucciderlo, pur sapendo che ciò potrebbe costargli la vita;

 - Hirsch, invece, desideroso di realizzare prima di morire ciò che non gli era stato mai possibile, per la sua lunga fedeltà alla moglie amata: una notte d’amore con due donne.


Dagli sviluppi avventurosi di quella notte straordinaria, fra bordelli, locali notturni, ristoranti, inaspettati incontri, ospedali, un cimitero, farmacie, negozi e mercatini svaligiati, nasce questo film straordinario e sorprendente, sia per l’eccellenza degli interpreti, sia per la “verità” convincente dei loro personaggi, sia per il tono complessivamente fiabesco di ciò che viene descritto e che perciò non può essere valutato secondo i canoni della verosimiglianza, ma appunto secondo quelli delle avventure favolose, in cui tutte le cose, alla fine, dopo i dovuti chiarimenti e le dovute agnizioni, vanno al loro posto, per quanto strano, incredibile e contraddittorio possa sembrare.

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recensione - aggiornata - del luglio 2013

Film ricuperabile in streaming

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