Trama
1991. Jeff Buckey (Penn Badgley) si sta preparando a tenere un concerto tributo in onore del padre Tim (Ben Rosenfield) nella chiesa di Sant'Anna. Attraverso la storia d'amore con Allie (Imogen Poots), una giovane donna che lavora ai preparativi dell'evento, Jeff si confronta con tutti i sentimenti - nostalgia, rabbia, perdono e amore - che prova per Tim, responsabile di averlo abbandonato da piccolo. Superate le remore personali, Jeff si appresta a una catartica performance delle canzoni più famose del padre che stupirà il pubblico presente, lanciandolo come una delle star più promettenti del panorama musicale.
Approfondimento
GREETINGS FROM TIM BUCKLEY: DUE VITE IN PARALLELO
Greetings from Tim Buckley, basandosi su eventi reali, racconta di quando nel 1991 il giovane musicista di nome Jeff Buckley, impegnato nelle prove per il suo debutto di cantante in un concerto tributo al padre Tim Buckley - un uomo che conosceva a malapena -, trova conforto nella relazione con Allie, una giovane ed enigmatica donna che lavora nell'organizzazione dell'evento. Oltre a mettere in scena l'evolversi del rapporto tra i due, Greetings from Tom Buckley esplora anche la figura del leggendario Tim Buckley, raccontando il periodo degli anni Sessanta durante il quale, mentre attraversa gli Stati Uniti con una ragazza, Tim si ritrova all'apice della celebrità. In questo modo, il regista Daniel Algrant fornisce in parallelo un ritratto toccante dei Buckley, un padre e un figlio che, legati da un complesso rapporto di amore e odio, sono divenuti in epoche differenti tra i più amati cantautori delle loro rispettive generazioni.
JEFF BUCKLEY E IL FANTASMA DEL PADRE
Greetings from Tim Buckley nasce la notte in cui rientrando tardi a casa lo sceneggiatore e regista Daniel Algrant scopre grazie al socio produttore Frederick Zollo l'unico album in studio registrato da Jeff Buckley. Interessandosi alla vita del cantautore, Algrant scopre presto che i rapporti tra Jeff e il padre Tim erano stati alquanto problematici (i due non si conobbero mai), ravvisando in ciò - da figlio di genitori separati - materiale di approfondimento per un film che non fosse una semplice biografia. Partendo dal concerto tributo tenuto in memoria di Tim Buckey nella chiesa di Sant'Anna a Brooklyn il 26 aprile 1991 (e, in particolar modo,dall'esecuzione di Jeff del pezzo "Once I Was", contenuto nella colonna sonora del film Tornando a casa), Algrant comincia a costruire insieme alla sceneggiatrice Emma Sheanshang una storia che, esulando dai nomi famosi coinvolti, ruota intorno alla figura di un figlio che deve superare il fantasma del padre, affrontare le sue paure più profonde e scoprire il talento che risiede nella propria voce. Ad interpretare Jeff Buckley è Penn Badgley, che - nel rispetto dell'autenticità degli eventi narrati e della presa di coscienza del suo personaggio - ha voluto che il concerto al Sant'Anna fosse un vero evento live da catturare in tempo reale. L'attrice Imogen Poots presta invece il volto alla giovane Allie che, dopo essere stata attirata dal carisma di Jeff durante la preparazione del concerto tributo, forma con lui un legame che va al di là del semplice apprezzamento per Tim Buckley (impersonato da Ben Rosenfield).
BREVI CENNI SU JEFF BUCKLEY
Tim Buckley nacque il 14 febbraio 1947 e pubblicò il suo primo album nel 1966, qualche mese prima che il 17 novembre dello stesso anno nascesse il figlio Jeffrey Scott "Jeff" Buckley. Mentre Tim, dopo nove album pubblicati, morì per overdose il 29 giugno 1975 all'età di 28 anni, Jeff crebbe facendosi chiamare inizalmente Scotty Moorhead e, dopo un decennio come chitarrista a Los Angeles e come performer di pezzi altrui nell'East Village di Manhattan, nei primi anni Novanta cominciò a concentrarsi gradualmente nell'esecuzione di testi propri, divenendo in breve tempo un apprezzato cantautore. È su materiale proprio che nel 1994 Jeff realizza Grace, l'unico album in studio realizzato nella sua breve carriera stroncata il 29 maggio 1997 da una morte accidentale avvenuta per annegamento nelle acque del Wolf River, a Memphis, dove era arrivato per incidere il suo secondo disco.
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