Regia di Takeshi Kitano vedi scheda film
Outrage Beyond è un film giapponese del 2012 ideato, scritto, diretto e montato da Takeshi Kitano. Il film è stato in concorso per il Leone d'oro alla 69° Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Sinossi: Otomo (Kitano) è da cinque anni che sta scontando la sua pena in carcere tuttavia il suo vecchio clan Sanno, di cui tutti i vertici di comando sono cambiati, lo pensa morto ed è per questo motivo che la polizia lo scarcera sperando di innescare una nuova guerra tra bande -eliminandosi così a vicenda- ed effetivamente ci riescono: Tokyo sprofonderà nuovamente nel sangue...
Outrage Beyond (2012): locandina
Due anni dopo il primo capitolo iniziale della trilogia "Outrage" Kitano ritorna a parlarci di Otomo, proponendoci ancora una volta uno yakuza-eiga innovativo e fuori da ogni schema a partire dal suo protagonista, completamente differente rispetto al primo film.
Otomo, ormai davvero pentito ed invecchiato, una volta uscito dal carcere vorrebbe isolarsi e lasciarsi per sempre alle spalle un mondo fatto di violenza e tradimenti ma una volta intrapreso un percorso criminale come quello dello Yakuza è impossibile uscirne immacolati. Otomo inoltre sembra finalmente aver compreso gli oscuri e sleali giochi di potere dei vari clan e non ha più intenzione di sottostare agli ordini di nessuno come conferma un veloce scambio di battute tra di lui ed un noto "dirigenze" del clan Hanabishi (famiglia Yakuza di Osaka pronta a mettere le mani su Tokyo):
«Certo che non voglio mancarti di rispetto, coglione».
Otomo è dunque più scaltro, l'esperienza del carcere lo ha sicuramente cambiato, detto questo rimane fedele ad alcuni principi per lui inviolabili come il rispetto e la fedeltà verso persone che reputa amici.
La caratterizzazione di Otomo è solamente uno degli aspetti interessanti riscontrabili nel film, anzi nella prima parte dell'opera lui è solamente una comparsa, con l'attenzione spostata su altri aspetti davvero importanti; nel primo episodio Kitano ci aveva mostrato una polizia corrotta ma pur sempre impotente di fronte ai giochi di potere delle varie famiglie yakuza, qui invece le due forze istituzionali collaborano e quindi può capitare che un Ministro della giustizia commisiona l'omicidio di un suo sottoposto, incaricando dell'ingrato compito proprio una famiglia Yakuza per poi insieme affosare la verità ed incolpare un povero digraziato.
Pertanto sotterfugi, complotti e tradimenti sono elementi portanti di Outrage Beyond come confermano i primi cinquanta minuti di film con l'azione davvero centellinata e sostituita da lunghi dialoghi e brevissimi agguati letali.
Outrage Beyond si contraddistingue anche per una regia molto ricercata; Kitano non rinuncia alla violenza brutale e realistica già proposta nel primo capitolo, ma il tutto viene messo in scena in manierà innovativa con il regista che inzialmente ricorre al fuori campo (quasi sempre sonoro) per poi focalizzarci sulle efferate conseguenze, regalandonci macabre e affascinanti immagini di morte.
Kitano inoltre ripropone le sue amate e brusche ellissi, alternate ad eleganti movimenti di macchina tra cui carrellate verticali e orizzontali.
Outrage Beyond nonostante sia stato abbastanza snobbato dalla critica nostrana, presenta diversi aspetti notevoli e meritevoli d'attenzione.
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