Regia di Giorgio Ferroni vedi scheda film
Antonio commercia frutta e sta imbarcando un carico al porto di Istanbul; un losco trafficante di armi si interessa ai suoi affari, vedendo la possibilità di nascondere sulle navi la sua merce. Con l’aiuto dell’amico Placido, Antonio dà una sonora lezione ai criminali.
È una coproduzione italo-turca, questo Antonio e Placido – Attenti ragazzi… chi rompe paga!, tandem di nazioni storicamente poco vincente al cinema; ma soprattutto è una commediola per famiglie dalla morale facile che altro non fa se non tentare di inserirsi nella scia dei primi successi della coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill. E questo è piuttosto penalizzante, specie se si considera che alla carenza di originalità si accoppia quella di budget. La coppia centrale di interpreti è formata da Brad Harris (alias Robin McDavid) e Giancarlo Prete, seconde linee del cinema nostrano a cui vengono affiancati sul set, fra gli altri, Lars Bloch, Gianni Rizzo, Giovanni Cianfriglia, Silvano Bernabei e una serie trascurabile di attori turchi: come facilmente si intuisce, la qualità del lavoro non è alle stelle e il discreto mestiere di Calvin Jackson Padget, ovverosia Giorgio Ferroni, dietro la macchina da presa non basta a portare a casa il risultato. Si tratta fra l’altro dell’ultima pellicola diretta da Ferroni, a quasi 40 anni dall’esordio nel muto; il peccato veniale di seguire l’onda del momento lavorando col pilota automatico, per puro spirito alimentare insomma, si può perdonare, ma il film rimane oggettivamente bruttarello. Perché ci sono le scazzottate, ma manca il ritmo di fondo nella storia; perché l’umorismo è presente, ma è piuttosto stentato; perché si nota bene che il lavoro è stato girato frettolosamente e senza troppe idee, né mezzi a disposizione. Soggetto di Francesco Merli, che firma anche la sceneggiatura insieme a Roberto Natale e Vittorio Vighi. 2,5/10.
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