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La tortura delle vergini

Regia di Michael Armstrong vedi scheda film

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La recensione su La tortura delle vergini

di undying
7 stelle

Uno dei più glaciali horror dei primi anni Settanta, ispirato dal successo de Il grande inquisitore (Michael Reeves, 1968). Prodotto, scritto e co-diretto da Adrian Hoven, in seguito regista del simile Le streghe nere (1973).

 

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Austria, XVIII° secolo. In un piccolo paese regna il terrore, impresso dalla sadica condotta di Albatro (Reggie Nalder), un sanguinario al comando di un gruppo di fanatici religiosi che, senza atti di accusa o regolari processi, sottopone a tortura persone innocenti indiziate di stregoneria, per poi ottenere false confessioni. Dopo una pubblica esecuzione al rogo di due donne, la bella cameriera Vanessa (Olivera Katarina) - solo per avere respinto la corte di Albatro - è destinata ad essere imprigionata, con l'accusa di praticare arti diaboliche. Nel frattempo sul posto giunge per un controllo Cumberland (Herbert Lom), Inquisitor generalis al seguito del giovane assistente Christian (Udo Kier). La situazione non è destinata migliorare: Cumberland è un uomo impotente, sfoga i suoi stimoli compiacendosi di assistere alle sevizie e non esita ad accentuare le pratiche di tortura e violenza, con l'obiettivo di perseguire interessi economici a favore della chiesa. Si accanisce in particolar modo contro una novizia violentata dal camerlengo e un orfano giovane barone, del quale intende appropriarsi delle ricchezze ereditate. Christian s'innamora di Vanessa e, dopo aver assistito alle irregolari azioni compiute in nome improprio della chiesa, tenta di liberarla assieme al barone.

 

"Si calcola che in Europa, tra il XV° e il XIX° secolo, quasi otto milioni di persone siano state condannate e giustiziate da fanatici lussuriosi che, sfruttando il pretesto della stregoneria, sfogavano su giovani donne i loro istinti più bassi, le loro anomalie sessuali, al limite del più abietto sadismo. Questo film che presenta tre casi, dedotti da documenti autentici dell'epoca, può dare solo una pallida idea delle atroci crudeltà commesse in uno dei momenti più oscuri della storia dell'uomo."

(Didascalia)

 

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La tortura delle vergini: Olivera Katarina

 

Potente e suggestivo sexploitation, frutto di una produzione associata tra Germania e Inghilterra organizzata da Adrian Hoven, anche co-regista (non accreditato) e autore della sceneggiatura assieme a Michael Armstrong. Esplicito e crudo per sequenze di inaudita ferocia, tanto che ancora oggi la visione del film produce un forte senso di disagio, sostenuto non solo dalla rappresentazione delle raggelanti torture, ma da una messa in scena (ad esempio le soggettive dei supplizianti) e un contenuto politicamente scorretto che raggiunge il punto massimo in un finale per nulla consolatorio. La coppia Armstrong/Hoven ritorna un paio d'anni dopo sull'argomento con Le streghe nere, sorta di seguito (con diversi personaggi) altrettanto riuscito. Ottimo il cast, con presenza di tre attori impegnati anche sui set di Dario Argento: Reggie Nalder (presente pure nel successivo Le streghe nere), Herbert Lom (mostruoso e insensibile inquisitore) e il grande Udo Kier. La tortura delle vergini è stato ispirato - come molti altri horror del periodo e con simile tematica - dal successo de Il grande inquisitore (Michael Reeves, 1968), ma Hoven a suo modo ne prende le distanze, calcando la mano sui contenuti splatter e arrivando a mostrare in dettaglio gli effetti dei terribili strumenti di tortura. Michael Armstrong ha in prevalenza scritto sceneggiature (in tal senso, tra i titoli più famosi Space vampires e La casa dalle ombre lunghe) e diretto pochi ma interessanti lungometraggi tra i quali meritano di essere ricordati, oltre a questo La tortura delle vergini, Il buio (1969) e Brividi di paura (1983). Non si può poi non sottolineare il contributo, sul versante estetico, dato da due bellissime protagoniste: la serba Olivera Katarina nel ruolo di Vanessa, attrice coinvolta generalmente in lavori destinati al piccolo schermo e Gaby Fuchs - già ospite in un paio di reports tedeschi e presente anche nel successivo cult Le messe nere della contessa Dracula - nei panni della suora Deidre von Bergenstein, alla quale spetta il supplizio più atroce (la rimozione della lingua).

 

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La tortura delle vergini: Gaby Fuchs

 

Citazioni

 

"La novizia Deidre von Bergenstein è accusata di avere ucciso il feto che portava in seno da quattro mesi, per poi disfarlo assieme a ragni, rospi e scorpioni e ottenere così un unguento malefico con cui spalmare la porta del convento da cui era stata cacciata, perché Lucifero potesse prenderne possesso e corromperne le religiose."

(Atto d'accusa all'innocente suora, in realtà violentata e resa gravida dal camerlengo)

 

"Si dice che la verità, per essere vera, deve apparire vera."

 

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La tortura delle vergini: manifesto alternativo 

 

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"Non si sa, e probabilmente non si saprà mai, quanti furono i processi e le vittime: i documenti relativi sono tenuti ancora segreti in Vaticano, con un disprezzo degli studi storici pari al disprezzo di allora per i diritti degli imputati. Comunque per almeno quattro secoli l'Inquisizione terrorizzò l'Europa e, dopo le grandi scoperte geografiche, il mondo."

(Giordano Bruno Guerri)

 

F.P. 31/01/2022 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 92'45")

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