Regia di Marino Girolami vedi scheda film
Proseguimento di Pierino contro tutti (1981) realizzato dallo stesso cast tecnico/artistico. Medesimo stile di messa in scena, su una sceneggiatura work in progress, ovvero che mette assieme una lunga fila di sketches scollati da una visione complessiva d'insieme. Divertente, pur se disastroso sul piano della qualità. Molto apprezzato dal pubblico.
Pierino (Alvaro Vitali) dopo l'ennesima bocciatura scolastica, viene spedito dal papà Aristide (Enzo Liberti) in collegio. Le intenzioni correttive si scontrano con il difficile carattere di Pierino che contrasta sin da subito con quello di Oronzo, "secchione" compagno di stanza. Tra uno scherzo e l'altro, destinato ad alunni e docenti, il pestifero ripetente si ritrova con gli ormoni a mille quando subisce la lezione della bella maestra Rizzi (Michela Miti). Talmente bella, che le sue attenzioni vengono distratte da pulsioni decisamente più "mature" rispetto a quelle che dovrebbero manifestarsi nelle aule elementari.
Terza raccolta di barzellette scollacciate (dopo Pierino contro tutti e Pierino medico della SAUB e prima di Pierino torna a scuola). Slegate le une dalle altre, vengono tenute assieme dalla presenza volgarmente divertente di Pierino (quello per eccellenza, perché gli apocrifi con Giorgio Ariani sono qualcosa di inguardabile) e dalla maestra piuttosto bona, esemplarmente (es)posta in essere dalla corposa fisicità della prorompente Michela Miti ("ginfizzina" nudissima, poi eroticissima Biancaneve nella parodia diretta da Mario Bianchi nello stesso anno). Pur nella volgarità delle situazioni -spesso men che popolari- la professionale regia di Marino Girolami pone un segno di qualità sull'operazione, che riesce ad essere spensierata e divertente, complice anche il sempre apprezzabile lavoro alle musiche, opera di Berto Pisano.
Nonostante gli strali della critica, Pierino contro tutti (1981) riceve una calorosa accoglienza al botteghino, tanto che -nel rispetto del detto "squadra che vince non si cambia"- l'anno seguente lo stesso staff tecnico/artistico è all'opera per questo secondo seguito ufficiale: Girolami regista, Mannino e Clerici ai testi, Vitali nei panni di Pierino, Riccardo Billi il nonno che ricorda l'esperienza militare sul Carso, mentre il televisivo (spalla di Mondaini e Vianello) Enzo Liberti è il papà di Pierino. Tra divertenti caratteristi (su tutti l'indimenticabile Enzo Robutti, come Salvatore Baccaro o Dino Cassio) non poteva mancare la spezia pepata, ovvero la sensuale maestra Rizzi, che ha le morbide e sinuose (ma mai eccessivamente esposte) curve di Michela Miti.
Col fischio o senza? Col fischio ma sonoro!
Oltre ad un quarto tassello (Pierino torna a scuola) con sostituzione di Nadia Bengala, in vece della Miti, diversi sono stati gli spin off, tutti brutti all'inverosimile nonostante il coinvolgimento di registi di classe (Umberto Lenzi). L'insopportabile Giorgio Ariani viene battuto (anche per cafoneria) solo da Marina Marfoglia nella delirante versione al femminile ch'è il tristissimo Quella peste di Pierina. L'intera serie interpretata da Vitali viene poi proposta -ad nauseam- nel palinsesto delle TV libere, a partire dalla fine degli Anni '80, con ciclica riproposizione annuale nel periodo estivo. Nel caso degli originali con Vitali, siamo di fronte al classico caso di film brutti ma, quantomeno, divertenti.
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