Regia di Jean Denizot vedi scheda film
...la vita alla macchia di un padre con due figli che non vuole consegnare alla moglie...ma i figli crescono e devono avere la loro vita....
La storia è tratta da un caso vero di un padre che si oppose alla sentenza di divorzio che affidava i due figli, allora piccoli, alla madre e si ridusse a vivere, insieme ai figli, alla macchia.
Il film inizia con i figli ormai grandi, Sylvan ha sedici anni e Pierre è di qualche anno più grande. Vivono insieme al padre lontano da tutti in due vecchissime roulotte.. Pierre è ormai grande ed andrà via da solo, Sylvan, più piccolo, rimane con il padre cambiando continuamente il posto dove si nascondono perché la polizia li ha localizzati. Alla fine capitano in una piccola isola nel letto di un grande fiume e vivono su una vecchia barca usata per sfuggire alla polizia. Il posto è bello e Sylvan nelle sue escursioni incontra una ragazza che diventa la sua iniziazione all’amore. Alla fine Sylvan andrà via da solo e va dalla madre che non vedeva da quando era piccolo.
La storia è questa, sembra poca cosa ma il film è bello e ben realizzato. E’ sicuramente centrato sul rapporto tra questo padre così singolare, che per amore e anche possesso dei figli vive e costringe i figli una vita alla Thoreau per oltre dieci anni. Lui sembra perfettamente a suo agio e quasi contento di questa vita che lo mette al riparo da una vita ordinaria e anonima. Non così i due figli che vorrebbero vivere una vita normale. Ed è normale che un ragazzo voglia crescere, conoscere le ragazze, avere degli amici e una vita piena ed anche rivedere la madre che è un ricordo lontanissimo e sfocato.
Sylvan è, secondo me, il personaggio centrale del film. Combattuto tra l’amore e la fedeltà verso il padre e questa esigenza di una sua vita autonoma che lo porterà lontano da lui. Questo separazione matura in tutto il film ed ha la sua svolta con la conoscenza della ragazza. Bellissimi i paesaggi in cui il film si svolge, un ambiente naturale affascinante e incontaminato. Molto bella è la colonna sonora, piena di musica e trascinante.
PS: film visto in lingua originale con sottotitoli nella rassegna organizzata dal Centro culturale francese di Palermo che non ringrazierò mai abbastanza.
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