Trama
Alla vigilia dell'Obon Festival, il capitano Kamegoro (Taiji Tonoyama) decide di mettersi per mare col piccolo peschereccio "Dio del Mare", insieme al giovane nipote Sankichi (Kei Yamamoto) e l'aiutante Haichi (Kei Satô), con l'intenzione di mettere insieme un po' di soldi e tornare in tempo per godersi la festività. Anche una donna, Gorosuke (Nobuko Otowa), chiede un passaggio per poter recarsi a vendere alcune conchiglie che ha raccolto. Sorpresi da una tempesta che causa la rottura del timone, perdono la possibilità di controllare l'imbarcazione, che si spinge sempre più al largo. Col passare dei giorni, ormai sperduti in mezzo all'oceano, il cibo e l'acqua cominciano a scarseggiare e la disperazione aumenta. Solo il capitano Kamegoro mantiene la speranza di sopravvivere, aiutato dalla fede profonda nel dio Konpira. Dopo un sogno premonitore - in cui la divinità appare all'uomo annunciando l'incontro imminente con l'acqua - comincia a piovere copiosamente. Rimane però il problema del cibo ormai praticamente esaurito, che viene distribuito meticolosamente dallo stesso Kamegoro, mentre nelle menti di Gorosuke e Haichi si affaccia il sospetto che il capitano e il nipote abbiano nascosto del cibo per loro stessi.
Note
Film diretto e sceneggiato dallo stesso Kaneto Shindô, due anni dopo l'enorme successo di L'isola nuda (1960) e con gli stessi due attori principali, Nobuko Otowa - la musa e moglie del regista - e Taiji Tonoyama.
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