Regia di Peter Weir vedi scheda film
Ciò che in genere mi disturba nei film di Weir è che sembra sempre sul punto di fare una rivelazione, che poi non arriva; ma quello che altrove è un difetto, qui diventa un pregio. Il giorno di S. Valentino, durante una gita, tre ragazze (che avevano mostrato di possedere una sensibilità più acuta delle loro coetanee) spariscono, non si sa come né perché; più tardi una di loro riappare, non si sa come né perché; viene lasciata intravedere la possibilità di un flirt tra lei e il giovane che l’ha salvata, ma non si sa se la cosa avrà un seguito. Restano solo i manifesti con le foto delle scomparse, ormai ingialliti e bagnati dalla pioggia. Come scrive Henry James, un orrore descritto è sempre meno efficace di un orrore lasciato solo intuire.
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