Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film
Nel meraviglioso scenario di San Pietro in Vincoli Antonioni avanza per ammirare il complesso statuario della tomba di Giulio II in parte realizzato dal suo più antico omonimo Michelangelo Buonarroti. Tutto è ancora avvolto nell'ombra e i candidi marmi si svelano a poco a poco sotto lo sguardo commosso e riflessivo del regista: si tratta di una contemplazione lenta e appagante che rasenta il piacere erotico, un atteggiamento che contrasta enormemente con questa nostra epoca di frenesia assoluta in cui sembra impossibile riuscire a concentrarsi davvero su qualcosa. Le dita di Antonioni arrivano ad accarezzare quelle linee sinuose e stupefacenti come a volerne catturare il segreto e i sui occhi si fanno lucidi di lacrime trattenute in inquadrature ardite e una fotografia impeccabile. Splendido.
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