Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Riduzione cinematografica del romanzo di Fogazzaro (1895) che la sceneggiatura di Soldati, Alberto Lattuada (qui anche aiuto regista), Emilio Cecchi e Mario Bonfantini tratta con i guanti al punto da meritarsi senz'altro la qualifica di 'calligrafica'. Buono il cast, con due protagonisti impeccabili del calibro di Massimo Serato e Alida Valli, belle scenografie (Gastone Medin) e attenta fotografia che ha richiesto addirittura due operatori: per gli interni Carlo Montuori, per gli esterni Arturo Gallea. Altrettanto attente le musiche di Enzo Masetti, compositore alle prime armi nel cinema, che quell'anno lavorò anche con Alessandrini (Nozze di sangue) e Franciolini (Fari nella nebbia). L'adattamento di un romanzo di tale fama è stata sicuramente una mossa ambiziosa per un regista ancora non molto esperto (questa è la sua sesta pellicola in quattro anni) come Soldati; il risultato è sicuramente soddisfacente e forse anche qualcosina di più, in tempi duri come quelli che si respiravano nell'Italia 1941, fra censura fascista e seconda guerra mondiale in corso. L'anno successivo il regista tornerà su Fogazzaro mettendo in scena il suo Malombra. 6/10.
Metà Ottocento. L'amore fra Luisa e Franco è contrastato dalla nonna - unica tutrice - di lui. I due si sposano comunque e vanno a vivere in Austria, da uno zio di lei. La nonna trama per la loro infelicità e, mentre imperversano i moti rivoluzionari nel nord Italia (a cui Franco prende parte), la tragedia è in agguato.
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