Regia di Sergio Bergonzelli vedi scheda film
In un paesino in cui si scambiano correntemente parlate toscane, romanesche, romagnole e sicule (come voleva in quegli anni la macchiettistica commedia italiana), l'arrivo di una giovane donna crea scompiglio: ormonale per tutti gli abitanti maschi e di gelosia per le donne del luogo. Questa è la trama probabilmente di un paio di dozzine almeno di titoli usciti nei floridi - quantitativamente, ma molto meno qualitativamente - anni Settanta. Qui siamo davvero a ridosso della serie Z del nostro cinema: attori sconosciuti e semidilettanteschi, dialoghi penosi e regia sciatta; tutta roba che d'altronde ci si può attendere da Bergonzelli, anche autore della sceneggiatura insieme al famigerato Piero Regnoli. Rimane solamente il gusto del trash: e almeno quello è assecondato in ottima maniera, con una manciata di scene magistrali (un contadino che, andato in bianco con una ragazza, sodomizza un'anatra) e anche con la creazione del duo attorno a cui verterà il successivo film di Bergonzelli (Il compromesso... erotico, 1976), ovvero quello formato da Don Camillo e la Peppona, un parroco che predica bene, ma razzola maluccio, e una sfacciata prostituta idolo dei paesani. Poco da dire davvero: scene di sesso pur non molto esplicito si succedono senza grande fantasia, qualche sketch dai livelli barzellettistici a riempire. Musiche bruttine di Nello Ciangherotti. 1,5/10.
Giovane e provocante, la cognatina Monica - appena uscita dal collegio - arriva in paese; tutti gli uomini perdono la testa per lei, che comunque non si risparmia per accontentarne il più possibile: non si intimorisce neppure davanti a un'intera squadra di calcio.
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