Regia di Gianfranco Mingozzi vedi scheda film
Nonostante la banalità del titolo, a suo modo comunque antonioniano (non una parola di troppo, non una fuori posto), Michelangelo Antonioni, storia di un autore è un lavoro di grande interesse e svolto con innegabile perizia. Mingozzi (già assistente sul set de La dolce vita) realizza questo mediometraggio documentario con una coproduzione italo-canadese per fare il punto sui primi quindici anni di carriera (quasi venti, considerando anche la fase iniziale costellata di cortometraggi) di uno dei massimi maestri del cinema mondiale, già riconosciuto all'epoca come tale. Il valore aggiunto del prodotto sta nella qualità delle testimonianze raggiunte dalla macchina da presa di Mingozzi: da Zavattini a Tonino Cervi, dalla Vitti a Flaiano, da Fellini a Marco Ferreri, sono tanti i nomi prestigiosi che spendono qualche parola per omaggiare il regista ferrarese e gli aneddoti raccontati sono talvolta pressochè inediti e senza dubbio gustosi. Un'ora è pochissimo per capire veramente la portata del cinema antonioniano e il suo impatto sulla settima arte in Italia; e infatti la carriera del regista è ripercorsa piuttosto frettolosamente, ma meglio così: meglio lasciare più spazio agli intervistati, che a qualche facile e sterile resoconto statistico. Che Antonioni sia pronto per spiccare il salto a livello mondiale è confermato dal futuro suo lavoro: Blow up, che girerà in Inghilterra proprio nello stesso 1966 in cui questo 'special' esce. 6/10.
Storia di un autore: Michelangelo Antonioni, dai corti documentaristici degli anni '40 al successo internazionale di vent'anni dopo. Una serie di interviste a collaboratori e amici del regista ferrarese ne ricostruisce la strepitosa carriera.
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