Regia di Joseph Kahn vedi scheda film
assurda teen comedy sugli ennesimi liceali. comincia con l'uccisione della ragazza più invidiata(odiata)del liceo della cittadina di grizzly-lake o grizzly-qualcos'altro che ci si presenta come "la puttana" della scuola e per bitch intende un acronimo con un suo significato ben preciso(che ovviamente non ricordo!). l'uccisione avviene per mano di un pazzo mascherato da cenerantola(cinderhella) che è "l'ennesimo" omicida seriale dell'"ennesimo" slasher degli anni novanta. in mezzo ci stanno salti spazio-temporali per salvare l'umanità(e per umanità s'intende grizzly-lake, visto che molti dei liceali non sono mai usciti dai confini della cittadina, come fa notare uno di loro), per finire con la sconfortante affermazione che il liceo non ha mai ucciso nessuno. sconfortante perchè per alcuni i giorni della scuola non sono stati una passeggiata, e forse l'idea di un omicida seriale che falcidiasse certi stronzi che non perdevano occasione di farsi belli con la classe(e magari anche con gli insegnanti)prendendo in giro lo sfigato della situazione, era un pensiero che veniva più di una volta alla settimana. comunque aldilà delle esperienze personali, ormai appartenenti alla preistoria(ALLELUJA!!!!), il film è un frullato che in alcuni momenti si fa veramente fatica a seguire per quanti elementi visivi o di dialogo mette in campo, da buon ex video clipparo, ma poi di mano in mano che avanza il minutaggio, il motore si surriscalda e rallenta il ritmo. oppure, si entra in quel vortice mentale che erano quegli anni e la nostra testa di quegli anni, e si fa un tuffo nel passato. in più kahn prende i punti classici del teen e dello slasher movie adattandoli ad un'analisi posteriore, alla luce della capacità che il cinema americano ha maturato soprattutto nel primo filone. se il maniaco omicida è il solito represso-moralista che uccide per vendicarsi di un mondo(il paesello così come il periodo delle scuole)ad esso "ostile", i tipi di liceali sono stravolti nei loro punti caratteristici. ne è un esempio la bionda cheerleader che nella normalità di uno slasher classico, sarebbe stata la vittima perfetta del pazzo, oppure la figura del bullo che assume la caratura di un personaggio tragico classico con la sua mano-tv(!!!!) e il rapporto conflittuale col padre-creratore. un film che dal titolo e dal sottotitolo italiano non mi avrebbe mai attirato se non fosse che film-tv lo abbia recensito. un periodo di detenzione di una novantina di minuti che fa bene a chi guarda il film, nascosto tra le pieghe di un palinsesto distratto(quello di sky).
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