Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Capolavoro assoluto
Circolano due versioni di questo film,consiglio vivamente quella integrale,più lunga ma più completa e mai noiosa. Non sono uno spettatore obbiettivo, perchè amo profondamente il cinema di Sorrentino e trovo straordinari tutti i suoi film.Tuttavia questo, che ha giustamente fatto incetta di tanti premi, è veramente speciale.Perfetto matrimonio di immagini e musiche.Omaggio alla "Dolce vita" di Fellini, ma contestualizzato ai tempi nostri.Inizio choc per il linguaggio, triviale ma al contempo lirico, Roma sempre protagonista, città decadente ma allo stesso tempo viva.L'umanità che sguazza dentro la città eterna,è eterogenea , multiforme,dalle suore di clausura, ai podisti che fanno footing a Trastevere, La corte dei miracoli, che gravita intorno al protagonista, personaggio particolare, attratto dalle feste rumorose, ma amante della natura, amante del sesso ma anche sentimentale, che passa le notti in feste fragorose e pirotecniche, con giornate che cominciano la sera e terminano all'alba, è formata da soubrette in declino,militanti poco idealisti ma molto arrivisti,industriali erotomani e affabulatori, artisti falliti e perdenti in balia dei capricci di modelle bellone ed egoiste, nanette gossipare,mondanità che ha più il tratto della volgarità, che quello della nobiltà.In questa fauna umana si muove un Servillo gigante, giornalista pigro e crepuscolareggiante, a tratti passivo ma a modo suo, anche sensibile e geniale.Sabrina Ferilli con calzamaglia a rete, è una festa per gli occhi.Buccirosso può recitare qualsiasi ruolo con successo, Verdone insolito ma efficace.Film magnetico e oserei definire magico, di grandissimo impatto emotivo, riesce a emozionare e a commuovere.Memorabile e istruttiva la riflessione del protagonista, dopo essere scappato via, lasciando attonita la sua partner sessuale,che dopo una soddisfacente "sveltina", voleva prolungare la serata mostrandogli delle foto, dice testualmente" Sono giunto ad un età in cui non posso permettermi il lusso di perdere tempo a fare cose che non mi interessano" ,
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