Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
[12 gennaio 2014] "La Grande Bellezza" vince il Golden Globe come miglior film straniero. Il regista: «E’ una grande emozione. Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo». Ma come faccio a dargli torto?? Spiegatemi voi ...
Sono mesi che leggo recensioni su questo titolo sul sito, ce ne sono alcune bellissime sia tra i più entusiasti che tra i detrattori. Ma ci rendiamo conto che l'ultimo film italiano aggiudicatario di un premio della stampa estera a Hollywood era stato nel 1990, "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore? ... Ma devo aggiungere altro? Preferirei di no ... perchè basta qui!
Questa settimana mi sono 'regalato' il tempo di vedermi "La Grande Bellezza", sono rimasto trasecolato, come se avessi scoperto una grande verità guardando una sfera di cristallo, inebetito mi sono sentito alla fine; mi sono detto: "è un bel film da vedere ... un buon film". Ne ho parlato con un collega ... e gli ho detto che non avrei scritto nulla sul film perchè troppo bello nelle immagini e ancor più profondo nel significato. Ieri notte gli ho assegnato le quattro stelle, certo di non scriverci nulla. Le recensioni su FilmTv erano tanto di più su tutti i fronti, spesso bellissime.
Ma quanta discussione su questo film e che contraddizione rispetto al suo spirito, al suo messaggio che sembra voler condannare le iperboliche polemiche, gli inutili discorsi, le turbinanti critiche, anche un poco snob? Ma è una colpa di Sorrentino essere intelligente e usare la propria conoscenza tecnica del 'mestiere' per fare un film d'effetto? L'artista non deve stupirci e dunque illuminarci?
Gep Gambardella è un insulso, un narcisista, un "perdi di tempo". E' uno come noi, un italiano come tanti altri. Nel bel mezzo della sua vita mondana a Roma, si circonda di egocentrici pseudo-intellettuali e psudo-artisti che in nome di una loro incelebrata saggezza riempiono la vita di sciocchezze senza senso, in un turpiloquio turbinante di "bla bla bla". Sino a soffocare 'la grande bellezza' delle cose importanti, eterne, quelle che le vidi (e non ne parli con leggerezza) quelle che più raramente le vedi nell'angolo basso, quello inaspettato o più semplicemente alzando gli occhi in alto, al cielo. Non considerando che certe cose nella vita, come la povertà e le altre miserie, 'non si raccontano ma si vivono'.
Qualsiasi altra cosa dica Sorrentino, questo film sembra ispirarsi (e non c'è nulla di male) a Fellini e a "La dolce vita". Ci racconta che la grande bellezza può essere nascosta anche nel crepuscolo delle vite, dietro il declino o verso ciò che sembra decadente. Che bel pensiero e quanto bisogno ha l'Italia di sentirselo dire, specie in questo momento storico!
Come disse 'qualcuno', un grande eroe: 'ROMA O MORTE', ... CHE 'GRANDE BELLEZZA' ... Roma è sempre stata la 'protagonista' del grande cinema: Roma città aperta , Mamma Roma, La Dolce Vita e Fellini Roma e ... sino a qui ... che la sua bellezza nasconde il caotico vuoto interiore delle sue genti. Sorrentino ha osato ripercorrere dove i 'grandi' sono stati prima di lui e ha lasciato il suo segno distintivo. Non può essere non premiato.
«E’ una grande emozione. Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo» dice Sorrentino. Ma come faccio a dargli torto?? Spiegatemi voi ...
Noi italiani siamo 'xenofili', permettetemi, e lo scrivo come un'autocritica a me stesso, troppe volte orientato con lo sguardo a occidente e molto poche a oriente. Dimenticando di apprezzare quello che di bello e unico viene fatto'a casa nostra'. Questo è il commento che non avrei voluto scrivere. Non è una recensione. Non voglio aggiungere nulla, voglio togliere. Scusate l'inconferente sfogo partigiano scritto 'di pancia'.
"Finisce sempre così. Con la morte.
Prima, però, c'è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore. Il silenzio e il sentimento. L'emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell'imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla. Bla.
Altrove, c'è l'altrove. Io non mi occupo dell'altrove. Dunque, che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Sì, è solo un trucco" (La Grande Bellezza).
AUGURI PER LE NOMINATION, Paolo SORRENTINO.
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