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La grande bellezza

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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La recensione su La grande bellezza

di angelosterminatore
10 stelle

uno dei film più belli e importanti della storia del cinema mi vengono in mente solo tre o quattro film che si elevano a queste altezze e un solo regista in grado di reggere il paragone con sorrentino: il grande luchino visconti. di fatto è una penetrante ricerca di ciò che si cela dietro l'illusione umana e la pacchiana apparenza.

il film è molto complesso, sorrentino usa volutamente due espedienti narrativi che sà in partenza che attrarranno lo spettatore la città di roma e il vizio ,il vuoto interiore dell'alta società romana crea uno splendido miscuglio a volte ironico a volte nostalgico a volte drammatico tra il profano dell'animo umano e il sacro o meglio il sovranaturale.in realtà non gliene frega nulla di richiamare la felliniana memoria come non gli interessa parlarci della nullità interiore dell'alta società romana. il regista ben conscio che un film è sopratutto spettacolo usa magistralmente la sua capacità e originalità tecnica ,che ne fanno ormai una stella di prima grandezza del cinema odierno e inscena uno spettacolo visivo di sublime attrattiva. ma è solo l'involucro che cela ben altri piu coraggiosi intenti. vuole parlarci dell 'oscuro, dell'ignoto che si cela  nella realtà della vita umana  dell'arcano del mistico o del sacro fate voi. e la grande bellezza  è proprio quel senso di stupore nella magia che ci tiene attaccati alla vita  quello stupore e gioia in cui chiunque cade più o meno raramente nel corso dell'esistenza può essere un'opera d'arte meravigliosa che appare per incanto dall'accozzaglia di colori su una tela, può essere un mare immaginario di un soffitto o la soave dolcezza del personaggio della ferilli o il misterioso custode delle chiavi delle regge. ,magari i fenicotteri che si posano sul balcone del gambardella . sorrentino ha una mente acuta e penetrante  e l'automa che costruisce ha innumerevoli ingranaggi capirne il funzionamento è impresa ardua ma l'inquietudine che genera nello spettatore sensibile e disponibile è alta arriva nel profondo solletica la sua fantasia e stimola il suo intelletto per questo per trovare un film di tale spessore visivo emozionale e intellettuale bisogna risalire al tempo dell'uscita della caduta degli dei di luchino visconti.

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