Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Dopo il terribile "This Must Be The Place", Sorrentino torna, purtroppo, in Italia. Lo fa con questo ipertrofico polpettone, per metà ripieno di niente e per l'altra metà ripieno del suo ego, smisurato. L'avevo già detto a suo tempo, ma qualcuno avvisi Sorrentino che NON è un regista all'altezza di simili tentativi artistici, è un buon cineasta, che deve tornare a raccontare storie piccole, minori, ma vivaddio con un po' di anima, di vita dentro. Non è, per l'amor di Dio, Fellini! Capisco il grottesco, o il tentativo di esserlo, ma più che intravedere "la grande bellezza" qui si vede "la grande lentezza". Un guazzabuglio superficiale, in cui si potrebbero salvare una certa malinconìa nella seconda parte, il solito Servillo, anche se il personaggio che interpreta è odioso, e delle belle tette qui e là. Peccato, perchè Sorrentino ce la può fare a disintossicarsi da questo Cinema che non gli appartiene, visto che qualche numero, suvvia, ce l'ha. Ma qui non ci siamo. Che Roma, bellissima, lo perdoni.
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